Oltre 60 aziende italiane si uniscono per azzerare l’impatto sull’ambiente e “vincere una sfida che va oltre la nostra generazione” inserendo la neutralità climatica fra le finalità d’impresa. Si chiama CO2alizione italia, l’iniziativa a cui hanno aderito le imprese italiane da Snam a Fileni, dal Gruppo Hera a Mutti – solo per citarne alcune – per un totale di 53mila dipendenti e 28 miliardi di fatturato, Obiettivo: aumentare il livello di impegno verso la neutralità climatica.

Le aziende aderenti si impegnano a evolvere progressivamente il proprio modello di business e il modello operativo verso un’economia a zero emissioni di gas climalteranti, obiettivo che viene integrato all’interno dello statuto societario in modo che diventi una vera e propria finalità dell’impresa, protetta nel tempo, anche in caso di aumenti di capitale e cambi di management, di passaggi generazionali o di quotazione in borsa.

CO2alizione Italia ha l’obiettivo di diffondere questa pratica affinché venga adottata da un numero più ampio possibile di aziende, così da contribuire al raggiungimento del target di neutralità climatica fissato dall’Unione Europea al 2050, contrastare il riscaldamento globale e concorrere al raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima.

 

“Saranno necessarie soluzioni innovative, a lungo termine e in tutte le espressioni delle nostre imprese, dalla governance ai modelli operativi e di business. Siamo di fronte alla più grande ondata di trasformazione mai sperimentata e le nostre imprese sono pronte ad agire e competere per realizzarla davvero”, si legge nel manifesto online dell’iniziativa. 

 

“In assenza di leggi e piani regolatori coraggiosi – afferma Paolo Di Cesare, co-founder di Nativa, fra i promotori di CO2alizione – è essenziale adottare strumenti innovativi capaci di liberare le energie creative dei singoli e dare vita a processi collaborativi mai sperimentati prima. Per questo è necessaria una condizione abilitante in grado di rendere permanente e istituzionalizzare, come parte integrante della governance aziendale, l’azione delle imprese verso il raggiungimento della finalità di neutralità climatica, affiancandola alla finalità di profitto. È giunto al termine il tempo delle promesse generiche. Comincia il tempo dell’impegno elevato a finalità stessa dell’impresa”.


Come? “Per aderire a CO2alizione Italia – è spiegato sul sito – è richiesta la modifica dello statuto entro 12 mesi dalla sottoscrizione dell’impegno con l’inserimento della neutralità climatica tra le finalità d’impresa. A seguire, ogni azienda deve stabilire e rendicontare annualmente azioni e obiettivi concreti rispetto all’impegno preso”.