GLASGOW – Alle sei della sera il colpo di scena. Il capo negoziatore cinese alla Cop26 di Glasgow si presente in conferenza stampa e annuncia una dichiarazione congiunta Cina-Stati Uniti, messa a punto poche ore prima. Che i due colossi stessero lavorando insieme lo sei era capito fin dal primo mattino, quando era circolata la prima bozza di accordo, bozza che sembrava scritta apposta per accogliere le richieste di Pechino, a cominciare dalla Carbon neutrality da raggiungere entro metà secolo e non tassativamente nel 2050.