E c’è molta Italia nella CFO Taskforce del Global Compact dell’ONU grazie alla presenza, come co-presidente, del CFO di Enel, Alberto De Paoli. Il manager dell’azienda italiana è alla guida del lancio dell’iniziativa globale volta da un lato a investire fino a 500 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni a favore degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e dall’altro a legare fino al 50% delle fonti di finanziamento, delle aziende che vi hanno aderito, a performance sostenibili grazie all’emissione di nuovi strumenti finanziari specifici come il Sustainability-linked bond.

La CFO Taskforce del Global Compact dell’ONU è stata lanciata dal Global Compact delle Nazioni Unite nel dicembre 2019, grazie a un piccolo gruppo di direttori finanziari, al fine di proseguire nel progetto sviluppato dalla Action Platform “Financial Innovation for the SDGs”. L’obiettivo è ispirare un nuovo significato per il ruolo dei CFO come architetti di una creazione di valore sostenibile di lungo termine, sensibilizzando sull’impatto positivo che le imprese possono avere sui mercati finanziari, sull’economia globale e, di conseguenza, sulla società.

Le emissioni obbligazionarie “Sustainability-linked” di Enel

La CFO Taskforce offre ai CFO un quadro di governance completo e una piattaforma per condividere idee, sviluppare nuovi concetti e fornire indicazioni per sbloccare capitali privati a favore del raggiungimento degli SDG.

“Con questo impegno segniamo una tappa necessaria nel viaggio iniziato a dicembre 2019, quando un piccolo gruppo di CFO iniziò a collaborare per una visione di promozione dell’integrazione della sostenibilità nelle operazioni di business”, ha dichiarato Alberto De Paoli, CFO di Enel e co-presidente della CFO Taskforce. “Ora abbiamo l’obiettivo di aumentare ulteriormente la consapevolezza e contribuire a creare l’ambiente necessario per attirare maggiori capitali verso lo sviluppo sostenibile”.

 Alberto De Paoli, CFO di Enel e co-presidente della CFO Taskforce 

Coinvolgere proprio i CFO delle grandi aziende mondiali si dimostra senza dubbio la strategia migliore per sviluppare una maggiore sensibilità aziendale verso gli obiettivi di sostenibilità fissati dall’ONU e dall’Unione Europea. I Sustainability-linked bonds e ogni altro tipo di strumento di “finanza sostenibile”, rappresentano il modo più pratico e concreto che le aziende hanno per dimostrare il proprio impegno nei confronti dei grandi temi della sostenibilità, in una sfida che oggi nessuna azienda può più permettersi di sottovalutare.

L’ultima azione concreta di Enel, in ordine di tempo, in questo contesto è stata la collocazione di un Sustainability-linked bond multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 3,5 miliardi di euro. I promotori della CFO Taskforce del Global Compact dell’ONU si augurano di generare un volano di impegni economici da parte del maggior numero di aziende possibile e raggiungere la mobilitazione di migliaia di miliardi di dollari di investimenti all’anno a supporto degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Questi investimenti andrebbero a supporto di ambiti specifici come infrastrutture, energie rinnovabili, acqua, salute, alimentazione e agricoltura, parità di genere e miglioramento delle condizioni di lavoro.