Anche se nel febbraio scorso, ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, aveva svelato che da bambino sognava di fare il macellaio – non per la carne, ma per la borsa dove l’uomo teneva i soldi, appoggiata sul ventre – Papa Francesco sa che consumare troppa carne danneggia il clima. In una lettera inviata recentemente ai partecipanti alla Conferenza dei giovani dell’UE a Praga, infatti, ha esortato a “rompere questa tendenza autodistruttiva” del consumismo e a dare priorità alla sostenibilità. “È urgente – ha continuato – ridurre il consumo non solo dei combustibili fossili ma anche di tante cose superflue; e inoltre, in alcune aree del mondo, è conveniente consumare meno carne, questo può anche aiutare a salvare l’ambiente”.

Cop26 – 5. Sos clima, troppa carne nel piatto

Sul clima Francesco ha subìto una vera e propria conversione. Nel 2007 alla Conferenza dell’Episcopato Latinoamericano in Brasile, ad Aparecida, era nel gruppo dei redattori del documento finale. Arrivavano proposte sull’Amazzonia. E lui diceva: “Ma questi brasiliani, come stufano con questa Amazzonia! Cosa c’entra l’Amazzonia con l’evangelizzazione?”. Poi una conversione che lo ha portato a scrivere la “Laudato Si'”, ad oggi il testo programmatico più importante del suo pontificato. Qui Bergoglio lamenta il degrado ambientale e il riscaldamento globale. E invita tutti i popoli del mondo a intraprendere “un’azione globale rapida e unificata”. Anche per questa “ecologia integrale” messa in pagina nell’enciclica ricevette il titolo di “Persona dell’anno” da parte People for the Ethical Treatment of Animals (Peta).

Nella “Laudato Sì'” il Papa ha parlato più volte degli animali. Ricordando in particolare che “ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non potremo più conoscere, che i nostri figli non potranno vedere, perse per sempre”. E ancora: “La stragrande maggioranza si estingue per ragioni che hanno a che fare con qualche attività umana. Per causa nostra, migliaia di specie non daranno gloria a Dio con la loro esistenza né potranno comunicarci il proprio messaggio. Non ne abbiamo il diritto”. Poi le parole forse più dure: “È contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita”.

In occasione della Cop26 e della quinta visita ad Assisi, nel 2021, una delle più grandi associazioni non governative statunitensi hanno invitato Francesco a non mangiare più carne a tavola. Ed anche se il Papa non rispose, la lettera ai partecipanti alla Conferenza dei giovani dell’Ue a Praga testimonia la sua sensibilità in merito. Francesco tuttavia non è vegano. Seppure la sua dieta sia molto sobria, caratterizzata principalmente da pasta o riso in bianco, molta frutta e verdure fresche di stagione ed olio d’oliva. Soltanto una volta a settimana del pesce e della carne bianca, poco vino e niente dolci. Da tempo il Papa soffre di sciatalgia e conseguente infiammazione a un ginocchio. Per questo i medici gli hanno consigliato di perdere qualche chilo. Solo una dieta ferrea potrà impedirgli un’operazione chirurgica che fino ad oggi ha voluto in tutti i modi rimandare.