Consumiamo ogni anno le risorse di 1,7 pianeti per produrre cibo. Con un altro miliardo di consumatori che entreranno a far parte della classe media globale entro il 2030, l’attuale modello di produzione e consumo richiederà, entro il 2050, risorse equivalenti a 3 pianeti. Anche per questo la sostenibilità ambientale trova sempre più spazio nel carrello della spesa, con 9 italiani su 10 che scelgono marchi attenti alla tutela dell’ambiente, delle comunità, del territorio e chiedono alle aziende trasparenza e impegno concreto.

AgriBosco, come era ieri 

Ma immaginate ora di passeggiare in un luogo un po’ speciale dove i campi agricoli “fanno mondo” con un bosco, toccare con mano cosa significa produrre cibo in modo sostenibile, salvaguardare la biodiversità e rispettare le risorse idriche. Questo luogo sta nascendo a Parma, si chiama agriBosco ed è l’ultima iniziativa a favore dell’ambiente promossa da Barilla. Si tratta della riqualifica di un’area di 23 ettari di terreno (pari a oltre 30 campi di calcio) adiacente al pastificio e alla sede del Gruppo. Fino a ieri brullo e deserto, questo terreno sta per essere trasformato in un polmone verde in grado di assorbire ogni anno oltre 13mila kg di CO2, pari a quelli emessi da un’auto di media cilindrata per fare il giro dell’equatore oltre 100 volte.

Ampi spazi dell’agriBosco saranno dedicati a campi di grano sostenibile 

Realizzato in collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2, l’agriBosco sarà inaugurato a primavera 2022. Ospiterà campi di girasole e di grano (duro e tenero) coltivati in modo sostenibile, spazi verdi, fiori e casette per le api. Ed anche un bosco di quasi tremila piante forestali autoctone e da frutto posate su una superficie di oltre 54 mila metri quadrati. Le tipologie di alberi e arbusti piantumati sono state scelte assieme al Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, rispettando le caratteristiche del progetto di “riforestazione urbana” del Consorzio a cui Barilla ha aderito. In futuro, l’area verde ospiterà anche una fauna selvatica libera di prosperare. Le piante e gli arbusti diventeranno, infatti, habitat per gli uccelli migratori, nutrimento per api e farfalle e rifugio per lepri e scoiattoli.

I campi di girasole dell’agriBosco 

Uno dei meriti dell’agriBosco consiste non solo nel restituire alla natura e alla comunità un’area forestale liberamente fruibile da tutti, dove poter svolgere attività ricreative e sociali. È un progetto unico che ospita, oltre agli alberi, anche una parte agricola, che “fa mondo” con il bosco e ha l’obiettivo di avvicinare il pubblico al mondo Barilla.

L’agriBosco Barilla ospiterà oltre 3000 alberi di specie autoctone 

Come? Attraverso percorsi tematici sull’agricoltura sostenibile, l’apicultura, la tutela della biodiversità. I campi di girasole, per esempio, saranno lì a ricordare la scelta del Gruppo di eliminare l’olio di palma, per ragioni legate al miglioramento nutrizionale dei prodotti. I campi di grano tenero – con fiori e casette per le api e altri insetti impollinatori – e di grano duro coltivati in modo sostenibile, nel segno dell’agricoltura di precisione e con rotazioni colturali, invece, mostrano tra piante, ingredienti e materie prime da cui nascono pasta e prodotti da forno.

Campi di grano tenero e fiori selvatici secondo la Carta del Mulino 

L’agriBosco non è solo un’iniziativa di riqualificazione ambientale: è anche un gesto d’amore per la natura da parte delle persone Barilla, un luogo di incontro tra agricoltura, animali e piante, da tramandare alle generazioni future. Una passeggiata nell’agriBosco permetterà così di scoprire e apprezzare come il Gruppo intende il proprio ruolo nel mondo in un luogo speciale che aggiunge un altro elemento all’entusiasmante percorso intrapreso da tempo da Barilla sulla sostenibilità e dove poter celebrare la bellezza della natura.  

Primi girasoli in fiore nell’agriBosco Barilla