Qual è lo stato delle foreste del mondo? Quante ne stiamo perdendo e dove? Altre ricrescono? E come impatta l’azione dell’uomo su alberi e piante del nostro Pianeta? I polmoni verdi del mondo sono un organo straordinario per permettere la vita sulla Terra e mantenere la biodiversità. Negli ultimi decenni però l’agricoltura intensiva, gli incendi, le monocolture e l’espansione delle attività umane hanno contribuito a una crescente deforestazione mettendo a rischio il fondamentale contributo delle foreste, dall’assorbimento di CO2 nella lotta al riscaldamento globale sino agli habitat per milioni di specie. Osservando i dati dell’ultimo rapporto Fao 2020 sullo stato delle foreste e incrociando le cifre delle più recenti ricerche scientifiche, proviamo a rispondere ad alcune delle domande più importanti per conoscere le condizioni delle foreste globali. Le foreste ricoprono oggi circa il 31% della superficie del Pianeta, pari più o meno a 4 miliardi di ettari, ovvero circa a 0,52 ettari a persona.

Quante ne stiamo perdendo

Ogni anno nel mondo spariscono in media 10 milioni di ettari di foreste (media 2015-2020). Negli ultimi trent’anni, secondo la Fao, circa 420 milioni di ettari di foresta (a partire dal 1990) sono andati perduti per diverse ragioni: in primis per la conversione da parte dell’uomo del suolo ad altri usi, come l’agricoltura intensiva, ma anche per urbanizzazione, incendi e altri fattori. Il tasso di deforestazione nell’ultimo decennio è in calo: questo vale per esempio per le foreste europee, nord americane e dell’Asia, ma non per l’Africa o il Sudamerica.

Quante ne crescono

Secondo un’analisi di Trillion Trees, join venture fra Wwf e Birdlife international e Wildlife conservation society, negli ultimi 20 anni quasi 59 milioni di ettari di foreste nel mondo sono ricresciuti. Una quantità pari alla superficie dell’intera Francia e che aiuta ad assorbire l’equivalente di 5,9 miliardi di tonnellate di CO2, più di tutte le emissioni annuali degli Usa.

Dove si trovano le grandi foreste

Più della metà delle foreste del mondo si trovano in Russia, Brasile, Canada, Stati Uniti d’America, Congo e Cina. La maggior parte delle foreste (45%) sono nella fascia tropicale, seguite da quella boreale. Le due più grandi foreste pluviali al mondo sono considerate quelle dell’Amazzonia e della Repubblica Democratica del Congo. Negli ultimi 30 anni il 43% dei Paesi ha visto una riduzione netta della propria area forestale, il 38% ha invece guadagnato area forestale e il 19% non ha avuto cambiamenti. Il 30% di tutte le foreste pluviali tropicali, delle foreste subtropicali secche e delle foreste temperate delle coste oceaniche si trovano oggi all’interno di aree protette e oggi 2,05 miliardi di ettari di foreste, oltre la metà del totale, sono soggetti a programmi di gestione.

Dove crescono o diminuiscono

Secondo la Fao i 10 Paesi che in media hanno registrato la più alta perdita annua netta di superficie forestale (tra 2010 e 2020) sono stati Brasile, Repubblica democratica del Congo, Indonesia, Angola, Tanzania, Paraguay, Myanmar, Cambogia, Bolivia e Mozambico. Al contrario, i dieci con il maggiore aumento netto nello stesso periodo sono Cina, Australia, India, Cile, Vietnam, Turchia, Stati Uniti d’America, Francia, Italia e Romania.

Amazzonia e Africa

Nel mondo le emissioni prodotte dalla perdita di superficie forestale sono diminuite di circa un terzo dal 1990. Per due aree però questo andamento positivo sembra non valere. In Amazzonia, secondo l’ong Imazon, solo nell’ultimo anno sono andati distrutti 10.476 chilometri quadrati, un’area più grande del 57% rispetto all’anno precedente e la più estesa dal 2012. Il tasso annuo più alto di perdita netta di foresta negli ultimi dieci anni si osserva però in Africa: qui è stato perduto un totale di 3,9 milioni di ettari. Studi recenti raccontano che questa perdita dovuta alla deforestazione sta già contribuendo ad aumentare gli effetti del riscaldamento globale, a rafforzare l’intensità dei temporali e delle inondazioni, soprattutto nelle aree costiere.

La biodiversità

L’80% della biodiversità terrestre sulla Terra è ospitata dalle foreste. Queste contengono oltre 60mila specie diverse di alberi e ospitano l’80% delle specie di anfibi, il 75% di uccelli e il 68% di mammiferi. La maggior parte delle superfici forestali (93% del totale) è costituita da foreste che si rigenerano naturalmente, il resto da foreste piantate.

Biodiversità

Solo i popoli indigeni tengono alle foreste

di Pietro Mecarozzi

La sussistenza

Per la Fao le foreste forniscono oltre 86 milioni di “posti di lavoro verdi” e si stima che di coloro che vivono in condizioni di estrema povertà oltre il 90% dipenda dalle foreste come mezzo di sussistenza, dal cibo sino alla legna.

Come proteggerle

Per preservare le foreste e i suoi abitanti è necessario continuare ad invertire la rotta della deforestazione e per la Fao possiamo farlo attraverso “un cambiamento radicale nel modo in cui produciamo e consumiamo il cibo”. Inoltre è “necessario conservare e gestire le foreste e gli alberi con un approccio che integri il paesaggio e rimediare ai danni finora causati dagli interventi di bonifica”.