Alcuni settori giocano un ruolo decisamente più importante di altri nella tutela dell’ambiente. Uno di questi è quello delle telecomunicazioni, ma non perché la sua impronta ambientale sia così grande. Sicuramente non è indifferente ma non è questo il punto principale. Le Tlc possono giocare un ruolo importantissimo perché sviluppano e offrono tecnologie che possono aiutare ogni attività economica a ridurre le sue emissioni di CO2. Questo non significa che il settore delle telecomunicazioni si disinteressi delle proprie emissioni. Anzi, è vero il contrario, visto che tutti i principali operatori hanno messo in campo ambiziose strategie Esg.

“Gli operatori di telecomunicazioni stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità a livello globale, diventando veri e propri abilitatori di servizi innovativi – afferma Irene Pipola, Italy Tmt Leader EY – La grande mole di dati che grazie alle reti 5G potranno essere raccolti da sensori IoT abilitano l’uso di piattaforme di Big Data/Analytics e soluzioni di intelligenza artificiale in grado di migliorare l’efficienza energetica, ridurre le emissioni di CO2 e aumentare l’uso di materiali riciclabili in diversi settori industriali”.

Un ottimo esempio delle tecnologie abilitative sviluppate dalle telco sono le applicazioni di Energy Management e Building Management & Automation, il cui obiettivo è di ottimizzare “il funzionamento” degli edifici (siano complessi residenziali o location produttive) in modo da ridurne i consumi energetici. Per avere un’idea di cosa significhi in concreto ottimizzare i consumi energetici di un edificio, si consideri che gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO2 nell’Unione Europea. Numeri che potrebbero essere significativi ridotti tenendo conto che del fatto che il 50% dell’energia utilizzata in un edificio va sprecata a causa di sistemi di gestione.

Ma a beneficiare del binomio 5G-IoT non è solo l’edilizia ma anche l’industria. Applicazioni come smart metering, la logistica intelligente e la ricarica dei veicoli elettrici possono essere gestite da reti a bassa potenza che possono aiutare a ridurre la congestione della rete e utilizzare l’energia in modo più efficiente.

Secondo uno studio di Ericsson, a livello europeo introdurre la tecnologia 5G nell’industria energetica, manifatturiera, edile e del trasporto porterebbe a creare un risparmio annuale di emissioni CO2 tra i 55 e i 170 milioni di tonnellate. Le tecnologie di rete mobile stanno già consentendo riduzioni di emissioni di carbonio in tutta la società pari al 4% delle emissioni globali, mentre guardando al futuro si stima che le soluzioni Ict potrebbero ridurre le emissioni globali fino al 15%.

Per quel che riguarda invece le proprie emissioni di CO2, il settore Ict può vantarne una riduzione dal 2015 nonostante il suo consumo di energia sia aumentato del 5%. E questo grazie a un maggior utilizzo di energia rinnovabile e ad investimenti focalizzati su questo obiettivo. Oggi l’intero settore rappresenta circa l’1,4% (700 milioni di tonnellate di CO2 all’anno) delle emissioni mondiali di CO2 e fino al 4% del consumo elettrico. Sebbene il settore utilizzi l’energia per alimentare le sue reti di comunicazione, i data center e gli applicativi, il suo utilizzo è meno intensivo di quello di settori come ad esempio le utilities. In questo contesto, le strategie di sostenibilità degli operatori Tlc hanno tra i principali obiettivi la “climate neutrality”, che si ottiene quando le emissioni di gas ad effetto serra rilasciate nell’atmosfera dalle attività di un’azienda vengono bilanciate con la rimozione di una quantità di emissioni equivalente.