La protesta dei turisti a Machu Picchu. Da un paio di giorni, un migliaio di persone, provenienti tra l’altro da Cile, Colombia, Spagna e Francia, sfilano per le strade del centro urbano che fa da campo base per chi da Cusco si approssima alla cittadella inca, a cui non hanno ottenuto l’accesso per “tutto esaurito”. Il sito, infatti, è tra i primi ad aver adottato la politica del numero chiuso, sin dalla metà degli anni dieci, per contrastare la crescita esponenziale dei flussi, tali – negli ultimi anni pre pandemia, da mettere a repentaglio la conservazione dell’area.