È morto ieri, nel giorno del suo 103esimo compleanno lo scienziato James Lovelock, noto per aver elaborato la teoria di “Gaia”,  per la quale la vita sulla Terra è una comunità autoregolata di organismi che interagiscono tra loro e con l’ambiente circostante. Lovelock, uno dei più autorevoli scienziati indipendenti del Regno Unito, era in buona salute fino a sei mesi fa, quando ha avuto una brutta caduta.

Ritenuto una sorta di anticonformista, dalla metà degli anni Sessanta aveva iniziato a fare previsioni dal suo laboratorio personale e ha sempre continuato a lavorare fino ad età avanzata: due anni fa aveva dichiarato che la biosfera è ridotta all’ultimo 1% della sua vitalità.

La famiglia ha fatto sapere che è deceduto in seguito a complicazioni dopo la caduta, ma che fino a sei mesi fa era ancora in grado di camminare lungo la costa vicino alla sua casa nel Dorset e di rilasciarere interviste. “Per il mondo era conosciuto soprattutto come pioniere della scienza – è la dichiarazione ufficiale -, profeta del clima e ideatore della teoria di Gaia. Per noi era un marito affettuoso e un padre meraviglioso, con sconfinati senso di curiosità, senso dell’umorismo malizioso e passione per la natura”.

Secondo Jonathan Watts, redattore per l’ambiente del Guardian, che conosceva Lovelock e stava lavorando a una biografia su di lui, Lovelock è stato “un uomo che ha contribuito a plasmare molti degli eventi scientifici più importanti del XX secolo – la ricerca della vita su Marte da parte della Nasa, la crescente consapevolezza dei rischi climatici posti dai combustibili fossili, il dibattito sulle sostanze chimiche che danneggiano l’ozono nella stratosfera e i pericoli dell’inquinamento industriale – così come il suo lavoro per i servizi segreti britannici”.

Lovelock è stato tra i primi scienziati a lanciare l’allarme per l’ambiente e negli ultimi anni era diventato pessimista sulla possibilità di evitare alcuni dei peggiori impatti della crisi climatica. Sempre secondo il Guardian “La sua teoria di Gaia, concepita con la consulente del Pentagono Dian Hitchcock e perfezionata in collaborazione con la biologa statunitense Lynn Margulis, ha gettato le basi della scienza del sistema Terra e di una nuova comprensione dell’interazione tra vita, nuvole, rocce e atmosfera”.

Quando propose per la prima volta la sua teoria di Gaia molti lo accusarono di diffondere “sciocchezze new age”, ma oggi la sua ipotesi è alla base di gran parte della scienza del clima. Lovelock era criticato anche perché sostenitore dell’impiego dell’energia nucleare. Tra i suoi contributi alla scienza anche l’invenzione di un dispositivo che rilevava i CFC, dannosi per lo strato di ozono. Nel 2011 aveva dichiarato di non voler andare in pensione perché troppo preoccupato per la crisi climatica: “Il motivo principale per cui non mi godo una pensione felice – le sue parole – è che, come la maggior parte di voi, sono profondamente preoccupato per la probabilità di un cambiamento climatico massicciamente dannoso e per la necessità di fare qualcosa al riguardo subito”.