Esattamente 44 anni fa, il 18 febbraio 1979 gli abitanti di Ain Sefra, una cittadina in Algeria circondata dai monti dell’Atlante, si svegliarono e non credettero ai loro occhi: le rosse dune del deserto del Sahara, che lambisce la località che oggi ha 35 mila abitanti ed è chiamata appunto “la porta del deserto” erano imbiancate da un’incredibile nevicata. La prima a memoria d’uomo.

Nella foto da satellite, le dune imbiancate dalla nevicata del 2018. Nasa 

Da allora, per molti anni non si è più ripetuto un fenomeno simile, ma dal 2016 è diventato invece ordinaria amministrazione o quasi: si sono infatti registrate “precipitazioni a carattere nevoso” appunto nel 2016, 2017, 2018, 2021 e anche il 19 gennaio di quest’anno (cui si riferiscono le foto sotto).

In pratica, in oltre 40 anni ci sono state cinque nevicate, di cui quattro concentrate negli ultimi sette anni, abbastanza da preoccupare gli esperti. C’è un legame tra cambiamento climatico e intensificarsi delle nevicate? Inutile dire che la neve è molto rara nel deserto del Sahara, perché di solito non c’è abbastanza acqua nell’aria, anche se di notte può fare molto freddo. Una ricerca ritiene che gli eventi di freddo estremo potrebbero essere attribuiti al riscaldamento dell’Artico. Lo studio riguarda gli Stati Uniti, ma prevede comunque che le ondate di freddo possano diventare più probabili in tutto il mondo a causa del riscaldamento globale.

Le immagini

2021, l’anno estremo del clima

di Luca Fraioli