Quanto inquinano gli pneumatici? Secondo un gruppo di ricercatori dell’Imperial College di Londra urge che la comunità scientifica, e non solo, si ponga questa domanda. Occuparsi della riduzione delle emissioni di carburante è importante, ma lo è altrettanto limitare l’impatto ambientale legato al rilascio di sostanze tossiche a partire dagli pneumatici delle nostre auto e dei mezzi di trasporto. Lo riferisce attraverso un briefing paper – documento informativo rivolto alla comunità scientifica e a policy makers – un gruppo di esperti dell’Imperial, di cui fanno parte ingegneri, ecologi, medici e analisti della qualità dell’aria e che lavora al progetto Transition to zero pollution. Si tratta di un’iniziativa della rinomata università inglese che mira a informare e costruire collaborazioni fra l’ambito della ricerca scientifica, quello dell’industria e le autorità governative.

Secondo quanto riportato nel documento, solo a Londra ogni anno vengono rilasciate nell’ambiente circa novemila tonnellate di particelle derivanti dall’usura degli pneumatici. “I rifiuti di pneumatici non si degradano naturalmente, ma si accumulano nell’ambiente e possono interagire con altri inquinanti e con gli organismi biologici”, spiega Will Pearse, co-autore del documento, dal dipartimento di Life Sciences dell’Imperial.

“Le nostre lacune nella comprensione rendono fondamentali ulteriori ricerche e lo sviluppo di nuove soluzioni per limitare tutti i tipi di inquinamento veicolare”. Proseguire la ricerca sui veicoli elettrici rimane di fondamentale importanza, scrivono gli esperti, ma è necessario migliorare le nostre conoscenze sul fronte dell’inquinamento dovuto agli pneumatici, che possono rilasciare particelle così piccole da essere in grado di raggiungere i nostri polmoni, ponendo un grave rischio per la nostra salute. “Le particelle di usura degli pneumatici inquinano l’ambiente, l’aria che respiriamo, l’acqua che defluisce dalle strade e hanno effetti aggravanti sui corsi d’acqua e sull’agricoltura.

Fact checking

Le auto elettriche non inquinano come quelle a benzina

di Carlo Canepa (Pagella Politica)

Anche se alla fine tutti i nostri veicoli saranno alimentati da energia elettrica anziché da combustibili fossili, continueremo ad avere un inquinamento nocivo dovuto all’usura degli pneumatici”, spiega Zhengchu Tan del dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Imperial, primo autore del rapporto. “Esortiamo i responsabili politici e gli scienziati – prosegue – a intraprendere ricerche ambiziose sull’inquinamento da usura dei pneumatici per comprendere appieno e ridurre il loro impatto sulla biodiversità e sulla salute, nonché ricerche per ridurre la generazione di queste particelle”. Che possono infatti contenere sostanze molto tossiche, si legge ancora nel documento, fra cui idrocarburi poliaromatici, benzotiazoli, isoprene e metalli pesanti come zinco e piombo.

Il gruppo quindi esorta da un lato gli scienziati a implementare ulteriori ricerche che aiutino a stabilire dei metodi standard per valutare i livelli ambientali di particelle di usura degli pneumatici e la loro tossicità, sia a breve che a lungo termine. Dall’altro, invita i policy makers a imporre limiti più severi nell’impiego di componenti tossici per la loro produzione. Fondamentale inoltre implementare delle strategie che riducano al minimo lusura nel tempo, come ad esempio la riduzione del peso dei veicoli.