LA CITTA’ di Sansepolcro, nell’aretino, si trova giusto al crocevia di quattro regioni – Toscana, Marche, Umbria ed Emilia-Romagna – ed è conosciuta in tutto il mondo per aver dato i natali ad alcune delle figure più importanti dell’arte e della cultura del nostro Paese, nonché per le sue straordinarie meraviglie storiche. Culla della cultura rinascimentale e fino al 1986 capoluogo dell’omonima diocesi, il centro più popoloso della Valtiberina toscana ha pensato di riorganizzare la propria offerta turistica con un progetto – “Scopri Sansepolcro. Il Museo Diffuso: luoghi, persone e storie” – che mette in contatto i visitatori e la comunità locale, lasciando che siano alcuni personaggi simbolo, o custodi del patrimonio, delle tradizioni o della memoria, a raccontare i segreti della città, gli aneddoti di chi ne ha vissuto il passato e ne vive il presente.

L’iniziativa, avviata nel 2019, propone al visitatore un modo nuovo, più responsabile, di visitare il borgo e la sua storia, con tour organizzati ogni sabato del mese fino al 24 settembre. Un progetto che dice no al turismo di massa, per forza di cose meno attento al particolare, e punta alla valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale di Sansepolcro all’insegna della qualità, nell’interesse della città e del turista.

A Sansepolcro riapre le porte il Museo Diffuso

“Scopri Sansepolcro. Il Museo Diffuso: luoghi, persone e storie” è il progetto turistico del borgo toscano – noto per le sue straordinarie meraviglie storiche, artistiche e culturali – che mette in contatto i visitatori e la comunità locale, lasciando che siano alcuni personaggi simbolo, o custodi del patrimonio, delle tradizioni o della memoria, a raccontare i segreti della città, gli aneddoti di chi ne ha vissuto il passato e ne vive il presente. Un nuovo modo di fare turismo responsabile, che affronta e supera il dibattito sull’impatto dei visitatori, sull’ambiente e sulle comunità ospitanti.

Punto di ritrovo dei tour, l’Ufficio Turistico Comprensoriale, nella storica Piazza Torre di Berta, alle 15:30. Le guide accompagneranno i partecipanti, con visite in italiano e in inglese, fra le strade e i negozi del centro storico, alla scoperta del Museo Civico, che custodisce le opere di Piero della Francesca, e in due degli otto luoghi che aderiscono al progetto. Le cittadine e i cittadini di Sansepolcro impegnati da anni nel prendersi cura di luoghi straordinari apriranno le porte dell’Archivio Diocesano, del Campanile del Duomo, della sede di CasermArcheologica, del Museo Biblioteca della Resistenza, dello Spazio del Merletto, dello Spazio della Vetrata antica e contemporanea, delle sedi dei Balestrieri e degli Sbandieratori.

“I visitatori – spiega l’assessore al Turismo del Comune di Sansepolcro, Francesca Mercati – avranno l’opportunità di scoprire usanze, costumi e luoghi della città, attraverso i cittadini e le cittadine che se ne sono custodi, promuovendo le bellezze d’arte antica e contemporanea, oltre che le nostre tradizioni.”

Il Museo Diffuso si è dimostrato uno tra i più significativi esempi in Italia di turismo responsabile e per questo di recente ha ottenuto il patrocinio della Fondazione Italia Patria della Bellezza. Il progetto, ideato in questa formula dall’Associazione CasermArcheologica, è realizzato in collaborazione con le altre associazioni del territorio e con l’Ufficio Turistico, grazie al sostegno del Comune di Sansepolcro.

L’appuntamento dell’11 giugno prevede, dopo l’immancabile tappa al Museo Civico, la visita di Palazzo Muglioni, sede dell’Associazione CasermArcheolgica, che ospita le mostre “Buitoni, la città nella città” e “Bestiario Archeologico” di Antonio Massarutto, e alla Società dei Balestrieri. I visitatori avranno anche l’occasione di seguire il Torneo Cittadino al Campo di Tiro della Balestra, una delle tradizioni più antiche e identitarie di Sansepolcro.