Benidorm, celebrata località balneare-turistico mondana della Costa Blanca, nella Comunità Valenciana spagnola, ha appena aperto un centro vaccinazione dediciato specificamente ai turisti. La piccola città, poco meno di 70mila abitanti, che sicuramente per posizione geografica sta vivendo in questi anni di cambiamenti climatici la crescente estensione verso l’autunno della stagione estiva, ne affronta, in questo anno che doveva essere di riapertura, la più temuta delle controindicazioni: l’incidenza dei casi di Covid-19 che cresce in misura proporzionale al numero degli arrivi.

La “clinica”, situata nel quartiere degli alberghi, ha attirato code di ospiti in particolare in questa settimana, in cui era in corso uno dei classici eventi socio-mondani, il “party in abiti di fantasia” sulla spiaggia e sul lungomare. L’apertura di ulteriori hub vaccinali per turisti è già stata messa in programma. “Penso che così lanciamo un messaggio di sicurezza – spiega il sindaco all’agenzia di stampa britannica Reuters (i cittadini del Regno sono tra i primi aficionados di questa area costiera spagnola) -. “Per questo abbiamo voluto estendere quello che è un servizio pubblico ai turisti”:

Benidorm, spiaggia e lungomare (reuters)

La Spagna richiede a tutti i suoi ospiti internazionali la presentazione di un certificato vaccinale o di un test molecolare negativo recente. Al contrario di quanto accade in Italia e in diversi altri Paesi europei, bar e ristoranti non devono richiedere il green pass. L’incidenza dell’epidemia nella città della provincia di Alicante supera di non poco il valore medio nazionale, con 249 casi su 100mila riscontrati in un arco di tempo di 2 settimane, contro i 96 medi della Spagna e i 101 della Comunità Valenciana.

Rosa Louis, direttrice del distretto sanitario di cui Benidorm è parte, è sicura che i turisti abbiano giocato un ruolo decisivo nella crescita. “Non abbbiano dati certi per quantificare il fenomeno – spiega a Reuters – ma abbiamo notato che le infezioni sono aumentate quando sono tornati i turisti, questo è un fatto certo”.

Turisti abbigliati per il “Party in abiti di fantasia dei giorni scorsi (afp)

Toni Mayor, leader della Hosbec, l’associazione degli albergatori, dell’area di Valencia, spiega, che il problema è anche dovuto all’abbandono della consuetudine alla mascherina, anche negli interni. “Dobbiamo spesso ricordare ai nostri ospiti inglesi di indossarla – spiega. “La maggior parte di loro sbaglia, semplicemente perché in Gran Bretagna non è più obbligatoria”.

L’industria del turismo, cruciale per il Paese iberico, si è risollevata in questi ultimi mesi. A settembre, il numero dei visitatori è cresciuto di oltre 4 volte rispetto allo stesso mese dell’anno scors. Il Gooverno spera di realizzare i due terzi degli arrivi/presenze che racimolava nell’era pre-pandemia per l’intero quarto trimestre 2021.