In Tibet il turismo di massa non è mai finito. Anzi, paradossalmente, la pandemia ha contribuito ad alimentare e ad accrescere la tendenza, mettendo ulteriormente a rischio un ambiente fragile come lo sono i suoi siti storici. Prima a soffrire gli effetti della diffusione del Covid, e allo stesso tempo prima a risolvere i problemi, all’interno, la Cina – di cui il territorio himalaiano è una regione autonoma – è stata anche la capostipite mondiale del cosiddetto turismo di prossimità, con l’effetto di riversare milioni – se non decine di milioni – di ospiti in territori fino a poco tempo prima inesplorati, come accaduto