Ad Alba e tra le colline delle Langhe sulle tracce di Beppe Fenoglio.  In occasione del centenario della nascita dell’autore de Il partigiano Johnny questo angolo di Piemonte celebra l’anno fenogliano con una serie di eventi e proposte turistiche raccolti nel progetto Beppe Fenoglio 22. Il cuore delle iniziative è ovviamente Alba, la città natale delle scrittore, dove ha sede il Centro Studi Beppe Fenoglio. Qui il light artist Emilio Ferro ha realizzato un’installazione di luce che rievoca concettualmente la figura del “segreto cardiopulso” partendo dalla sua Olivetti Studio 44 posizionata al primo piano della sede dell’edificio comunale che ha sostituito la casa in cui abitò e scrisse Fenoglio, abbattuta in gran parte negli anni Novanta del secolo scorso. Cardiopulso/Cardiopulsare è un neologismo coniato dallo stesso Fenoglio per descrivere il movimento segreto di Alba, Zona Libera Partigiana dal 10 ottobre 1944 e per i ventitré giorni successivi.  L’installazione comprende quattro fasci di luce, inclinati  rispetto al Centro Studi, che uscendo dalle finestre dell’edificio si elevano dal centro storico di Alba portando un messaggio di luce verso il mondo.

Max Casacci, compositore e produttore dei Subsonica, ha creato per l’occasione un accompagnamento musicale con i suoni della macchina da scrivere di Fenoglio e quelli di piazza Rossetti, sulla quale si affaccia il Centro Studi. La stessa piazza accoglie  anche l’installazione “Piazza Rossetti 1”  dove, grazie al ritrovamento di  alcune fotografie raffiguranti gli spazi in cui visse e lavorò lo scrittore, sono stati ricreati  gli ambienti e le atmosfere in cui Fenoglio concepì le proprie opere. Le fotografie in bianco e nero diventano così finestre, varchi verso l’interno che permettono di vedere gli spazi di un tempo, insieme a una fotografia di Beppe Fenoglio e a due testi che descrivono gli ambienti della casa, tratti dalla sua favola incompiuta “Il bambino che rubò uno scudo”. Dalla piazza partono poi gli itinerari cittadini e nelle colline delle Langhe che accompagnano il visitatore nella scoperta dei luoghi che sono stati  fonte di ispirazione e che si ritrovano nei  romanzi  dello scrittore partigiano. 

Il paesaggio delle Langhe (Davide Dutto – Archivio Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero

Terre di vini pregiati, buon cibo e borghi medievali, attraversate da sterrate e tortuose strade di collegamento che diventano il posto ideale per passeggiare sulle tracce di Fenoglio, sia partecipando alle escursioni organizzate dal Centro Studi  sia da soli, grazie alle alle cartine dettagliate degli itinerari fenogliani distribuite in loco. Un percorso cittadino ad anello permette di addentrarsi nella vita dell’autore e della sua città partendo da Casa Fenoglio, dimora e bottega di famiglia, passeggiando per le vie del centro, tra il cinquecentesco Duomo, il Liceo Classico e il Seminario. Sedici tappe in altrettanti luoghi letterari offrono l’opportunità di rivivere le opere, le esperienze e gli umori dello scrittore, attraverso le citazioni che rivelano il suo particolare sguardo sulla città. Fuori dal centro di Alba è possibile ripercorrere i luoghi nell’area verde di San Cassiano che furono testimoni de “La battaglia dei ventitré giorni”, passeggiare “Sulle tracce di Fulvia” nella frazione San Rocco Seno d’Elvio e scoprire “Il Fascino del Tanaro” da Altavilla a Barbaresco. Dalla cascina del Pavaglione parte invece Il Sentiero del Partigiano Johnny che segue il percorso dei partigiani in fuga dal rastrellamento del 1944, toccando il punto panoramico dove si trova la chiesetta di San Elena e arrivando a San Donato di Mango. Un altro itinerario parte proprio da Mango, il paese del Partigiano Johnny aggrappato ad una collina della media Langa e dominato da un possente castello, passando da luoghi, cascine e punti panoramici frequentemente citati nei romanzi dello scrittore.

Murazzano ospita la sede e le testimonianze del Parco Letterario Beppe Fenoglio mentre a San Benedetto Belbo, paese amato e luogo d’ispirazione, un percorso ad anello all’interno del piccolo centro storico con dieci tabelloni esplicativi e altrettante targhe che raccontano il rapporto tra il paese, lo scrittore e le sue opere. Ritornando ad Alba vale la pena fare una sosta nel Palazzo Banca di Alba per visitare la mostra “ Beppe Fenoglio – Una maniera di metter fuori le parole” con  quindici parole, scelte dai dattiloscritti originali dello scrittore, che diventano protagoniste e soggetto di una emozionante esposizione artistica. Un’installazione multimediale e interattiva permette al visitatore di selezionare la parola che preferisce per ricreare la magia visiva e sonora dello scrivere sul foglio bianco. Infine, una grande installazione luminosa sospesa disegna la firma autografa di Fenoglio con i tubi fluorescenti.