Nata più di un secolo fa, Axpo è oggi uno dei big player nel campo della distribuzione dell’energia. Dal suo Paese di origine, la Svizzera, si è infatti espansa su ben 40 mercati esteri, fra cui l’Italia dove oggi risulta essere il quarto operatore nella vendita dell’energia elettrica sul mercato libero (e il decimo in quello del gas). Da sempre focalizzata sulle piccole e medie imprese, Axpo sta oggi crescendo a tassi molto sostenuti anche nel settore retail grazie al brand Pulse, lanciato nel 2019, che ha puntato tutto sulla digitalizzazione dell’offerta.

Assieme allo sviluppo delle rinnovabili, è infatti proprio la digitalizzazione uno dei principali fattori del successo di Axpo, che ha investito nello sviluppo di soluzioni basate sulla blockchain per il trading energetico. La tecnologia che sta alla base del Bitcoin è infatti un metodo sicuro per registrare tutte le transazioni, non solo quando si tratta di criptovalute ma anche di energia elettrica. In Germania, dove il mercato della liberalizzazione è molto avanzato, Axpo ha messo a punto insieme a Stadtwerke Wupper-taler il progetto Elblox, una piattaforma proprietaria basata su tecnologia blockchain tramite cui l’energia scambiata direttamente tra produttori viene tracciata, contabilizzata e la relativa transazione economica viene seguita direttamente.

Nella realizzazione di queste soluzioni Axpo, che a livello globale vanta un fatturato di 4,5 miliardi di euro e 5mila dipendenti, può contare sul fatto che presidia l’intera filiera energetica, dalla generazione al trasporto, sino al dispacciamento finale. Dispone infatti di un ampio portafoglio di generazione distribuito in Europa, dove negli ultimi anni sono stati sviluppati progetti per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili (in particolare eolico in Germania, Spagna e Italia), per la realizzazione di moderne centrali a ciclo combinato (Italia) e per la produzione nucleare (Svizzera). Ad oggi sono oltre 100 le infrastrutture di generazione di proprietà o partecipate tra Svizzera e il resto d’Europa.

In Italia Axpo detiene un parco centrali a ciclo combinato per una potenza installata di 1.800 MW (valore relativo alla quota di Axpo) per un investimento complessivo pari a 1,5 miliardi di euro. Sul fronte delle rinnovabili, invece, gestisce un parco eolico da 66 MW in provincia di Avellino.

Il portafoglio eolico di Axpo comprende anche strutture in Francia, Spagna e Nord Europa, fra cui spicca una quota del parco eolico offshore Global Tech I nel Mare del Nord al largo delle coste della Germania. L’offerta rinnovabile di Axpo include poi centrali idroelettriche, a biomassa e parchi fotovoltaici. In questo campo ha di recente acquisito Urbasolar, una delle più importanti realtà europeee tra i principali operatori nello sviluppo di energia solare in Francia.

Nel nostro Paese Axpo ha messo piede nel 2000 durante la transizione al libero mercato ed ha la sede principale a Genova (oltre a sedi commerciali a Milano e Roma). Nell’ottobre scorso Axpo Italia, che in precedenza operava con il marchio Egl, ha definito la sua strategia di sostenibilità denominata “Axpo 3P”. Si tratta di un impegno che guarda al pianeta tramite l’obiettivo di mettere a disposizione dei suoi clienti domestici solo energia da fonti rinnovabili e alla spinta propulsiva ai Ppa, accordi di lungo termine per la produzione di energia rinnovabile. Axpo Italia si è poi posta come obiettivo quello di raggiungere un rapporto 50-50 tra dipendenti uomini e donne, promuovendo un ambiente di lavoro paritetico nelle opportunità di crescita e nelle capacità di espressione individuale.