Quest’anno, per la prima volta da quando il titolo Capitale Italiana della Cultura è stato istituito, due città danno vita a una sola Capitale. Sono le lombarde Bergamo e Brescia, distanti tra di loro una cinquantina di chilometri,  che per il 2023 si presentano a turisti e abitanti come uno spazio urbano “possibile e futuro” per una “città illuminata” che desidera unificare conoscenze, buone pratiche, solidarietà e patrimoni culturali. Quattro le tematiche  che caratterizzano gli eventi che per tutto l’anno coinvolgeranno questa insolita doppia Capitale Italiana della Cultura 2023: la città dei tesori nascosti, la città natura, la città che inventa e la cultura come cura.

Tra  venerdì 20 e domenica 22 gennaio l’inaugurazione dell’Anno della Cultura di Bergamo e Brescia coinvolgerà contemporaneamente le due città con cerimonie ufficiali alla presenza del Presidente della Repubblica, colorati cortei che coinvolgeranno migliaia di cittadini,  concerti, monumentali installazioni e mirabolanti spettacoli con luci, danze aeree, proiezioni, musica, acrobati e fuochi pirotecnici.  Domenica 22 gennaio, per l’intera giornata, Bergamo e Brescia apriranno le porte di teatri, musei, cinema, biblioteche, fondazioni e molti altri enti  per visite guidate ed esibizioni, per un  momento di cultura diffusa e gratuita. Due le grandi esposizioni che inaugureranno l’anno della Capitale Italiana della Cultura 2023.

Bergamo, Santa Maria Maggiore (foto Toschi)
Bergamo, Santa Maria Maggiore (foto Toschi) 

Il 21 gennaio, nelle sale di Palazzo Martinengo a Brescia,  prenderà vita la mostra “ Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. campioni della pittura a Brescia e Bergamo”,  un vero e proprio derby culturale e artistico tra i lavori dei grandi maestri bresciani del Rinascimento  e quelli dei bergamaschi, per comprendere come il comune substrato culturale lombardo abbia dato vita a linguaggi espressivi in alcuni casi similari, in altri antitetici. La settimana dopo, il 28 gennaio, tocca all’Accademia Carrara di Bergamo inaugurare, in un percorso di circa 40 opere, la prima esposizione mai dedicata a Cecco del Caravaggio (1580 –1630), all’anagrafe Francesco Boneri, il più misterioso e meno conosciuto tra gli allievi diretti di Caravaggio.  Il fitto programma prosegue fino al mese di dicembre con nuove mostre, feste delle luci, spettacoli, concerti ed eventi speciali, offrendo l’opportunità ai visitatori di scoprire anche le bellezze – tirate a lustro per l’occasione – delle due città. Tra queste il Museo di Santa Giulia e il Parco Archeologico Brixia a Brescia e le Mura Veneziane a Bergamo, Patrimoni Unesco.

Le piazze delle due città che, tra capolavori celebrati da Le Corbusier e tesori rinascimentali, tracciano un percorso che si dipana lungo secoli di storia e di architettura. I castelli, le rocche e le torri che raccontano lontani tempi di conflitti e strumentali alleanze e spesso regalano ampi panorami sui centri abitati e i dintorni; i musei dedicati all’arte contemporanea, alla fotografia alle nuove culture e gli interventi di street art; le case natali e i luoghi di formazioni di due papi: Paolo VI e Giovanni XXIII. Poi ci sono le oasi verdi ai bordi delle città, come l’ex monastero di Astino, oggi oasi agricola biologica, o il Monte Maddalena, la verde montagna dei bresciani con la sua ricca vegetazione.  Senza ovviamente dimenticare i sapori di un territorio che vanta 9 formaggi DOP provenienti dalla Cheese Valley e i grandi vini e le bollicine della Franciacorta apprezzate in tutto il mondo.