Le palme ci sono, insieme ai prati verdi, alle villette difronte al mare, alle piscine a sfioro e ai belvedere affacciati sulle acque tropicali.

Nel Mar dei Caraibi è in progetto un’opera unica nel suo genere: la prima isola totalmente artificiale, a impatto zero. Si chiamerà Blue Estate, dal nome della compagnia che sta promuovendo il progetto, sarà un’isola privata e verrà costruita a metà tra Miami e le Bahamas.

Per realizzarla verranno impiegati una serie di “moduli in calcestruzzo ad altissime prestazioni”, stabili e sicuri, costruiti anche per resistere ai più forti uragani. Con un vantaggio in più: l’isola Blue Estate sarà la prima terra al mondo sul piano energetico a impatto zero. Verrà alimentata infatti dalla luce solare, avrà un avanzato sistema di riciclo delle acque e di smaltimento dei rifiuti, in più, vista la sua posizione nel bel mezzo del Mar dei Caraibi, diventerà un importante centro per la ricerca sugli oceani: si studieranno tecniche avanzate per promuovere la sostenibilità, accogliendo progetti dal cuore ecologico e studiosi esperti in materia.

“Abbiamo 340 giorni di sole l’anno!”, incoraggia la compagnia. In questo piccolo stato riservato, galleggiante e autonomo, largo circa un chilometro scarso per un chilometro e 400 metri, quindi più o meno la metà del Principato di Monaco, c’è spazio per un popolo di 15.000 residenti fissi. Sono previste abitazioni per tutte le tasche, dai monolocali “Ring Level” con prezzi che partono da 16.300 euro, alle mega ville “Signature Estate” in stile Beverly Hills, con cifre che ruotano attorno al miliardo di euro. Ma tutte, economiche o da nababbi che siano, godranno di un privilegio: le case saranno a due passi dal mare. E in un ambiente a cinque stelle. Un microcosmo lussuoso ma verde, insomma, composto da ville da Paperon de Paperoni e più semplici appartamenti in moderne palazzine.

Le dimensioni della città galleggiante, inoltre, la rendono ultra stabile. Dicono che le persone sull’isola non saranno in grado di rilevare nemmeno il più piccolo movimento dell’acqua: “l’isola garantirà una stabilità di gran lunga superiore alle più grandi navi da crociera”.

A terra non mancherà proprio nulla, ci saranno negozi e attività sportive, una struttura sanitaria all’avanguardia e una scuola internazionale per ogni grado di istruzione, dall’asilo al liceo. Il tutto in un’oasi a cinque stelle, con giardini rigogliosi e curati, aree gioco per bambini e spazi per le famiglie, ristoranti e caffetterie, piscine, teatri, locali modaioli e anche spa. Non mancheranno i porticcioli per l’attracco delle imbarcazioni, anche private.

Ma, se ambiente esclusivo e sostenibilità non bastassero, a rendere l’isola ancora più appetibile c’è un altro fattore, non di poco conto: la Blue Estate sarà un paradiso fiscale, una zona franca in mezzo al mare. La dice lunga il motto dell’isola, “Libertà, uguaglianza e prosperità”. “The Blue Estate – come spiega la compagnia che ha ideato e finanziato il progetto – promuoverà un ambiente favorevole per imprese con zero tasse, regolamenti minimi e pochi obblighi di rendicontazione”.

La vendita delle singole proprietà comincerà a partire dal 2023. Ma per mettere piede su questo paradiso ecologico, economicamente vantaggioso e lussuoso, bisogna aspettare il 2025, data in cui, salvo nuovi lockdown e rallentamenti dovuti alla pandemia, si prevede siano finiti finalmente i lavori.