Le strade illuminate in modo efficiente e con energia rinnovabile. App che favoriscono gli spostamenti in città, aiutando le persone a evitare il traffico. Il monitoraggio della qualità dell’aria, con un portale online che tiene informati i cittadini. I sensori e l’IoT (Internet of Things) stanno condizionando lo sviluppo delle città, le stanno facendo evolvere in smart city. Ne migliorano la sicurezza, i servizi, l’impiego delle risorse disponibili, con un riflesso positivo sulla vita dei suoi abitanti. Un esempio è il comune di Las Condes della provincia di Santiago, in Cile, dove la tecnologia ha migliorato gli spazi pubblici, rendendoli anche più sostenibili. A cominciare dall’illuminazione a Led delle strade, che sfrutta l’energia prodotta da un impianto solare.

Illuminazione

A raccontarlo è la sindaca Daniela Peñaloza Ramos in un’intervista a Smart Cities World, che descrive il progetto tecnologico dietro il nuovo volto della città cilena. In particolare, il sistema di 45 mila lampioni a Led non solo è stato realizzato per garantire una migliore illuminazione cittadina, razionalizzando l’uso dell’energia: l’altro obiettivo è stato quello di sviluppare una rete di sensori in grado di raccogliere informazioni in strade e quartieri. “L’installazione di questi sensori è cominciato con le luci, dandoci la possibilità di regolare l’illuminazione in base alle stagioni e ai bisogni delle singole aree”, ha spiegato Daniela Peñaloza Ramos, ricordando che questa tecnologia “ci ha permesso di diventare la prima città in Cile a collegarsi con il Cerro Dominador, il più grande impianto a energia solare dell’America latina”. In questo modo, Las Condes ha ridotto la sua impronta di carbonio e tagliato i costi energetici sull’illuminazione del 25%: un risparmio poi reinvestito in altri progetti sostenibili.

Trasporti pubblici e sicurezza

I sensori sono stati anche utilizzati per migliorare gli spostamenti in città, grazie al monitoraggio più preciso del traffico: dati inviati poi ai cittadini attraverso notifiche su un’applicazione dedicata. Questi dispositivi sono inoltre stati impiegati per il controllo della qualità dell’aria e dei sistemi di irrigazione nei parchi pubblici, per consentire un uso più efficiente dell’acqua ed evitare così gli sprechi di una risorsa limitata.

L’amministrazione della città ha installato poi una rete di 1900 videocamere, dotate di un software in grado di riconoscere oltre 50 situazioni rischiose che possono portare al compimento di un crimine: informazioni destinate agli agenti di polizia che possono così agire tempestivamente.

La forza dei dati

Il traguardo finale di questi progetti è aumentare il benessere dei cittadini, e i dati sono un elemento imprescindibile per raggiungerlo: a partire da queste informazioni, infatti, si possono pensare e implementare programmi sociali e politiche pubbliche in grado di migliorare la qualità di vita delle persone. Ma prima, è necessario ordinare e conservare i dati, perché solo così possono dispiegare il loro effettivo potenziale: per questo il prossimo marzo verrà lanciato lo Urban Monitor Centre, il primo nel Paese latino americano. Le informazioni non saranno più separate in ‘silos’, ma raccolte in un’unica piattaforma, che ne faciliterà l’analisi e l’utilizzo.