Contributo a fondo perduto al posto della detrazione per tutti gli interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili che prevedono la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con nuove tipologie che rispettano i nuovi obiettivi per le case green. È in arrivo infatti il decreto Conto Termico 3, che aggiorna le norme attualmente in vigore. A regime sarà possibile avere il rimborso di parte della spesa sostenuta entro 60 giorni dal termine dei lavori. Ammessi agli incentivi anche i Gruppi di autoconsumo. Tutta la procedura è a cura del Gse, il Gestore dei servizi energetici.
I lavori interessati
Il Conto Termico 3 prevede un importo del contributo a fondo perduto varia seconda della tipologia di impianto che verrà installato. Ad esempio sono ammessi, in sostituzione degli impianti di riscaldamento esistenti:
- impianti dotati di pompe di calore abbinati a sistemi per la contabilizzazione del calore;
- installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria anche abbinati a sistemi per la produzione di energia termica;
- sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
- allaccio a sistemi di teleriscaldamento alimentati da fonti rinnovabili.
I contributi sono stati rivisti alla luce dei nuovi obbietti europei di riduzione delle emissioni di CO2. Per gli interventi di installazione delle pompe di calore per la sostituzione degli impianti di riscaldamento, ad esempio, è previsto l’adeguamento alla Normativa Europea Ecodesign che considera il coefficiente di prestazione stagionale ai fini dell’erogazione del contributo del 65% della spesa. Per gli interventi di installazione di solare termico, poi, sono aggiornati i coefficienti di valorizzazione dell’energia termica prodotta in modo da calibrare il contributo in funzione della dimensione, con un incentivo maggiore per quelli più potenti.
I contributi per il boiler a pompa di calore
Nel caso dell’installazione degli scalda acqua a pompa di calore, invece, sono agevolati solo gli apparecchi almeno di Classe A, e l’incentivo è in cifra fissa di 400 euro, per prodotti con capacità inferiore o uguale a 150 litri, e di 700 per quelli con capacità superiore ai 150 litri. Si sale invece rispettivamente a 500 e 900 euro se l’impianto è di classe superiore alla A.
I contributi per i Gruppi di autoconsumo
Per i gruppi di autoconsumo, invece, è previsto un contributo ad hoc per l’installazione dei pannelli solari e dei sistemi di accumulo, connessi ad impianti a pompa di calore elettrici. In particolare la potenza dell’impianto deve essere pari ad almeno 2 KW e non superiore a 1 MW e comunque connessa alle dimensioni della pompa di calore elettrica; i moduli fotovoltaici e gli inverter costituenti l’impianto devono essere esclusivamente di nuova costruzione. I moduli degli impianti fotovoltaici devono garantire un rendimento minimo pari almeno al 90% dopo i primi 10 anni di vita, e gli inverter un rendimento europeo pari ad almeno il 97%.
L’incentivo è calcolato nel limite del 30% del costo, entro un tetto massimo di 1.500 €/kW per l’impianto fotovoltaico e 1.000 €/kWh per l’installazione del sistema di accumulo.
I termini di pagamento del contributo
Tutta la procedura è gestita dal Gse, e la pratica si presenta on line allegando tutti idocumenti di spesa e quelli relativo all’installazione. In generale, è previsto l’accesso diretto all’incentivo entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento. Non saranno ammisse gli interventi per i quali l’avvio dei lavori è precedente alla data di entrata in vigore del decreto di aggiornamento della disciplina del Conto termico (decreto Conto termico 3.0).