“Preferireste essere attaccati da 100 cavalli grandi quanto un gatto o da due formiche giganti?”. Alla domanda di Fra, seguita da quella che doveva essere la spiegazione di un quesito tanto strano ma si è rivelata un ricordo vacanziero che ci quasi ha fatto perdere il fulcro del discorso, siamo stati tutti abbastanza d’accordo: meglio i cavallini, le formiche giganti sono più pericolose. E fanno un po’ senso, come tutti gli insetti. “Ma solo perché non hanno le sopracciglia e sembrano cattivissimi”, è la teoria di Nicholas, tornato a Vasto un po’ acciaccato dall’on the road pugliese, più un tour de force che una vacanza.

A questa tappa abbiamo ballato poco e parlato tanto, spaziando dal mansplaining davanti al cappuccino al youtube poop sul transfer di ritorno dal Jova Beach Party, mentre una piccola folla ci inseguiva convinta che ci fosse qualche vip dietro i vetri scuri. Non si vedeva dentro, ci ha assicurato l’autista Loris, ma se così non fosse stato, per non deludere nessuno abbiamo salutato e mandato baci. Nessuno dica che ce la tiriamo.

Abbiamo tanta voglia di ridere. E ritrovare quell’innocenza dell’essere bambini. O forse – dice Charlie che da piccola con suo fratello amava giocare a fare l’archeologa –  agire senza pensare alle conseguenze, come il gran bel buco sul muro di mattoni del vicino lasciato da quei reperti estratti con tanta cura. Libera è irrequieto, diviso tra la fisica e la creazione di contenuti. Cosa vuole fare da grande è una domanda che non gli piace. “Perché non può riguardare solo il lavoro”, sbotta lui. “Io voglio fare un po’ quello che mi pare”. Scendere a compromessi è un’idea ancora incomprensibile nel bianco/nero dei 20 anni. Ma, spoiler alert della vecchina che cresce dentro di me, il lavoro gioca un grande ruolo nel raggiungere esattamente quel risultato.

France da Cremona ha le idee ben più chiare. La sua passione è la Formula 1 e il suo futuro, che sia per farle o per parlarne, ruota intorno alle macchine. Da lasciare a casa nel quotidiano però, perché come gli ha detto Carmine di Giandomenico, disegnatore per Marvel e DC ed esperto di supereroi, muoversi a piedi permette di dimenticare la frenesia e fare più attenzione a quello che ci circonda.

Aspettanto l’illuminazione, tutto ciò che devi fare… è un loop senza risposta. Lo scopriremo andando avanti. Prossima tappa Castel Volturno, ci vediamo lì.