L’obiettivo è velocizzare i trasporti sia interni alle città, sia tra i centri urbani di medie e grandi dimensioni, riuscendo al tempo stesso ad abbattere le emissioni inquinanti nell’ambiente. Poco prima della pausa per le festività di fine anno, la Commissione europea ha approvato un aggiornamento del Regolamento Ue Ten-T (TransEuropean TransportNetwork), stabilendo un piano d’azione per incentivare l’intermodalità dei trasporti nell’ottica di una mobilità più green e sostenibile.

Questo anche alla luce della crescente consapevolezza verso la salubrità dell’aria. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità , il 92% della popolazione vive in aree dove l’elevata presenza di polveri sottili dovute costituisce un grave pericolo per la salute.

Gli assi portanti

Nei trasporti extraurbani la Commissione punta a promuovere come mezzi prevalenti le vie d’acqua e le rotaie (le ferrovie incidono appena per lo 0,4% sul totale delle emissioni generate dai trasporti contro il 71,1% del trasporto su gomma). Inoltre, ha spiegato il vice presidente Frans Timmermans, “andrà migliorato anche il trasporto pubblico locale nelle città, incentivando gli spostamenti a piedi e in bicicletta”.

Con questo obiettivo è stato stabilito che le maggiori città dell’area – 424 quelle individuate, di cui 94 italiane – entro il 2025 dovranno sviluppare un piano di mobilità sostenibile che includa misure per integrare le diverse modalià di trasporto e promuovere una mobilità più sostenibile e a emissioni zero.

Aggiornamento normativo

Quest’ultimo punto è inserito nella proposta di modifica del regolamento Ten-T che punta promuovere le reti ad alta velocità. Tra le novità, una velocità minima dei treni merci e passeggeri rispettivamente di 100 e 160 chilometri all’ora, migliori collegamenti tra aeroporti e stazioni ferroviarie e, infine, un tempo massimo d’attesa alla frontiera per i treni merci di 15 minuti.

“Le città collegate dalle infrastrutture dell’Ue sono le nostre centrali economiche, ma devono anche essere città snelle, per abitanti e pendolari”, è la chiave di lettura fornita dalla commissaria per i Trasporti Adina Valean. “Ecco perché raccomandiamo un quadro dedicato per la mobilità urbana sostenibile, per guidare la transizione più rapida verso una mobilità urbana sicura, accessibile, inclusiva, intelligente e a emissioni zero”.

La proposta indica come prioritarie le soluzioni a emissioni zero per le flotte urbane, inclusi taxi e servizi di trasporto passeggeri, l’ultimo miglio di consegne urbane e la costruzione e l’ammodernamento di hub multimodali, nonché nuove soluzioni e servizi digitali.

Entro il 2030, la Commissione sosterrà il lancio di almeno 15 progetti pilota transfrontalieri per testare l’approccio del piano d’azione, prima dell’entrata in vigore dei nuovi requisiti Ten-T.