Il gran caldo non è ancora finito, in Italia e non solo. Buona parte dell’Europa, Spagna e Francia in particolare, così come gli Stati Uniti e la Cina sono avvolti da ondate di calore, che hanno accentuato il problema degli incendi e che in certi casi fanno temere per infrastrutture e trasporti. Ma perché questo caldo, oltretutto in contemporanea in diverse parti del mondo? Secondo gli esperti, potrebbe dipendere dalla particolare forma che le correnti a getto (jet stream) hanno assunto: cinque onde che le fanno assomigliare alla lettera greca omega (ω) e che fanno ristagnare l’aria calda.

Cosa sono le correnti a getto

Le correnti a getto, o jet stream, sono flussi d’aria molto veloci che circolano da ovest verso est in entrambi gli emisferi del pianeta e condizionano il clima. Sono formate dalle differenze di temperature e di pressione delle masse d’aria e proprio per questo si modificano a seconda delle stagioni, assumendo un diverso andamento ondulatorio che si ripercuote sulle tendenze stagionali in vaste regioni del pianeta.

Le ondate di calore del 2022

Numero e disposizione delle onde delle correnti a getto, comunque, sono determinate anche da altri fattori. Intervistati dal Financial Times, diversi esperti di meteo e clima hanno sostenuto che le ondate di calore dell’estate 2022 siano da attribuire alla conformazione assunta dalla corrente a getto, che influenza gli eventi atmosferici nelle fasce temperate dell’emisfero boreale, un modello a 5 onde che intrappola masse d’aria calda in contemporanea in più continenti (un cosiddetto blocco omega). Questa configurazione, comunque, non sarebbe sufficiente da sola a spiegare il fenomeno e la sua durata. Secondo Stephen Belcher del Met Office del Regno Unito, hanno contribuito l’aumento delle temperature medie globali e la siccità.

Correnti a getto e cambiamento climatico

Colpa dei cambiamenti climatici? Forse. Sebbene non sia ancora possibile affermare con assoluta certezza che l’ondata di calore che sta colpendo anche il nostro Paese sia diretta conseguenza del climate change (ci sono ancora delle verifiche scientifiche da fare che prevedono analisi su più lunghi lassi di tempo), ci sono studi che suggeriscono che l’aumento delle temperature medie globali incida in modo significativo sulle correnti a getto, rallentandole.

In generale durante l’estate la velocità delle correnti si riduce, perché si riduce la differenza di temperatura tra masse d’aria a nord e a sud delle correnti, ha spiegato Jennifer Francis del Woodwell Climate Research Center di Falmouth (Massachusetts, Usa), ma il riscaldamento accelerato della regione artica starebbe amplificando il fenomeno, inducendo rallentamenti nella corrente a getto e quindi una permanenza prolungata di eventi atmosferici anche estremi sulle stesse regioni del Pianeta.