Vince la Basilicata, davanti a Puglia e Lombardia. È la regione con la migliore reputazione online. A decretare i trionfatori di “Italia Destinazione Digitale”, sorta di Oscar del turismo online arrivato all’ottava edizione, è la società The Data Appeal Company-Gruppo Almawave, la società fondata e guidata da Mirko Lalli che sfrutta i big data proprio in chiave di analisi e promozione delle destinazioni e delle attrazioni turistiche. E che anche quest’anno ha assegnato i riconoscimenti durante il TTG Travel Experience di Rimini, la fiera del turismo mondiale di Rimini.

Il premio, ideato nel 2016, viene dunque attribuito alle regioni e alle destinazioni turistiche che hanno registrato le migliori performance online, distinguendosi agli occhi (e alla memoria, visto che si basa su giudizi e recensioni) di turisti e visitatori in termini di percezione online, in particolare riguardo all’offerta complessiva e alla qualità di ospitalità, servizi ed esperienza. Ma come riesce The Data Appeal a ottenere questi giudizi? Con un mastodontico lavoro di analisi di milioni di contenuti pubblicati online, relativi a migliaia di punti di interesse su tutto il territorio italiano. Le classifiche vengono stilate per ciascun premio in base ai dati, ai commenti e alle recensioni raccolti sul web e analizzati dagli algoritmi e dall’intelligenza artificiale del gruppo, oltre che sulla base degli indici proprietari dell’azienda. Parliamo di una mole di 40 milioni di “tracce digitali”, che hanno consentito agli esperti del “sentiment” online di monitorare ed esaminare ben 876mila punti di interesse turistico, storico e culturale oltre a strutture ricettive, affitti brevi, locali e attività ristorative. Il periodo di riferimento è quello compreso tra il primo settembre 2022 e il 31 agosto scorso.

Tutti i premi di “Italia Destinazione Digitale”

Ne esce, insomma, una radiografia perfetta di ciò che muove nel profondo la percezione turistica italiana proprio perché muove dalle impressioni dirette degli ospiti. La Basilicata, come detto, si aggiudica il primo premio come Destinazione con la migliore reputazione online, quindi la preferita dai visitatori italiani e internazionali. A seguire le performance di Valle d’Itria e Murgia dei Trulli (Puglia) e Valtellina (Lombardia). L’Oscar per la Destinazione con la migliore offerta enogastronomica viene invece assegnato alle Langhe Monferrato Roero in Piemonte, un territorio unico al mondo noto per i suoi vini di altissima qualità. Seguono Dolomiti Paganella (Trentino) e di nuovo Valle d’Itria e Murgia dei Trulli (Puglia).

Bologna (foto A. Capuano)

Bologna (foto A. Capuano)

 

Anche quest’anno sono stati assegnati, all’interno delle nove categorie, il Premio Destination Sustainability Index, andato al Trentino, e il Premio Inclusivity Index, conferito alla città di Bologna. Entrambi i riconoscimenti sono assegnati in base alle performance registrate dagli omonimi indicatori chiave proprietari ideati da The Data Appeal Company negli ambiti specifici, cioè quello della sostenibilità e quello dell’inclusività.

Il Premio Secondary City, dedicato per la prima volta alle città minori che registrano ottime performance in termini di crescita economica legata al turismo, è assegnato a Pesaro. Mentre la destinazione preferita dagli stranieri in Italia è l’Umbria, seguita da Trentino e Basilicata. Ancora: la meta preferita dagli italiani all’estero è Creta, in Grecia, nazione che anche nel 2022 aveva ricevuto lo stesso attestato di stima dall’audience italiana con le isole dell’Egeo. A seguire si distinguono due destinazioni spagnole: l’arcipelago delle Canarie e l’Andalusia.

Ad aggiudicarsi il Premio Speciale Almawave Smart Destination è invece la città di Bari, per essersi distinta nella gestione innovativa, digitale e data-driven del destination management, mentre all’Emilia-Romagna va il Premio speciale Cashless Destination, attribuito alla destinazione che ha registrato il maggior utilizzo di transazioni elettroniche senza uso di contanti.

Il report “Tutti i dati d’Italia 2023”

I premi si accompagnano alla pubblicazione di un report battezzato “Tutti i dati d’Italia 2023”, un’indagine che si propone di misurare lo stato dell’arte dell’offerta turistica italiana, così come è stata vissuta e raccontata dagli utenti online tra il 2022 e il 2023, mettendo sotto la lente 876mila fra alberghi, ristoranti, caffè, musei, gallerie ed ogni altra attrazione. Le recensioni e i commenti online raccolti e normalizzati da siti, portali e social network, sono invece cresciuti da 33 a 40 milioni, a testimonianza di una forte ripresa del turismo in tutto il paese. Di nuovo, un punto d’osservazione unico nel panorama internazionale nonché la base per assegnare gli Oscar.

Cosa ne esce? Che spendiamo di più ma che all’aumento di prezzo medio e saturazione dei portali non corrisponde una crescita dei servizi. “Questo andamento dei dati è sintomatico di un quadro in cui, all’aumentare dei costi, i viaggiatori hanno aspettative più alte sul servizio e la qualità, disattese però a causa della maggiore pressione del turismo di massa sull’offerta. In altre parole, quest’anno molti visitatori hanno lamentato un peggioramento dell’esperienza complessiva a fronte di un deciso innalzamento, specialmente in alcune città, delle tariffe alberghiere ed extralberghiere rispetto al 2022” spiega una nota di The Data Appeal.

Per quanto riguarda la provenienza dei visitatori, i primi mercati – dopo gli italiani stessi – sono i turisti provenienti da Germania, Francia, Regno Unito e Svizzera. Gli stranieri, complessivamente, rappresentano il 56,8% dei visitatori. Rispetto alla scorsa edizione si registra un netto calo degli italiani (-5%) a fronte di un incremento (o forse un atteso ritorno) di stranieri (+5%), provenienti soprattutto da paesi anglofoni.

La classifica delle 10 attrazioni più commentate e apprezzate dai turisti mostra invece un buon numero di differenze rispetto al 2022: tornano in vetta il Colosseo – al primo posto – e il Duomo di Milano – al quarto posto – lo scorso anno assenti dalla classifica, che hanno senz’altro goduto dell’aumento degli arrivi internazionali di quest’anno. La Torre di Pisa e il Pantheon, sempre a Roma, si classificano rispettivamente al secondo e al terzo posto.

La novità enogastronomia

Per la prima volta, poi, The Data Appeal Company–Gruppo Almawave ha voluto analizzare anche la popolarità delle cantine: l’offerta enogastronomica resta d’altronde uno degli elementi di maggior richiamo e meritava un approfondimento dedicato. Le prime tre cantine più apprezzate in Italia, in ordine di classifica, sono risultate: Tenuta di Castellaro (Lipari), Castello di Verrazzano (Greve in Chianti) e Antinori nel Chianti Classico (San Casciano Val di Pesa).

Per la ricettività sono state prese in esame complessivamente 129 mila strutture. Il sentiment, cioè il punteggio complessivo del servizio percepito, risulta pari a 85,1/100, in leggero calo rispetto al periodo precedente. L’area dove il sentiment registra un livello superiore alla media italiana è il Sud Italia, con 86,7/100. Anche quest’anno lo staff delle strutture è l’argomento più discusso e più apprezzato nelle recensioni (sentiment 94,2/100), seguito da ristorazione e pulizia. Il fattore umano, insomma, fa sempre e comunque la differenza.

Servizi e attrazioni sotto esame

Per gli affitti brevi, ossia case vacanza, case private, affittacamere e appartamenti – tema fra l’altro piuttosto spinoso in attesa di nuove decisioni del governo e del Parlamento – sono state rilevate 175mila offerte online attive in Italia. Il sentiment espresso dai viaggiatori per questa categoria di alloggio si conferma molto alto anche se in leggero calo rispetto ai 12 mesi precedenti: 90,2/100. Posizione dell’alloggio e host (cioè gestore o proprietario) sono gli aspetti con il sentiment più alto agli occhi dei visitatori tra gli argomenti più discussi. Desta invece critiche la connessione internet, evidentemente più scadente rispetto a quella offerta dalle strutture ricettive.

In ambito locali e ristorazione, sono stati analizzati ben 336mila tra ristoranti, bar, pizzerie e locali di vario genere. Il sentiment è di 86,4/100, sostanzialmente stabile rispetto al 2022. Tra gli argomenti più discussi, l’accoglienza e la posizione sono gli aspetti che registrano il sentiment più alto, e che insieme all’atmosfera e qualità del cibo, pesano di più sull’esperienza complessiva del visitatore. Molto negativa invece la percezione dei costi, con un Sentiment Score di 52/100.

Ultima tappa, l’analisi delle attrazioni: sono 141mila quelle attive online (parchi, musei, monumenti e altro) e fanno registrare quest’anno un sentiment molto alto, pari a 90,9/100, in leggero aumento rispetto al 2022. Posizione e atmosfera sono gli aspetti più apprezzati. Anche in questo caso i costi sono l’aspetto più criticato, con un sentiment di 61/100, insieme a quello dell’accessibilità (69/100), che mette in luce l’importanza crescente del tema dell’inclusività anche nel mondo dell’intrattenimento culturale.