La Stele di Rosetta, l’iconica lastra di granito che, proprio due secoli fa, consentì a uno studioso francese di decrittare l’antico linguaggio degli Egizi, è la protagonista dell’ultimo, eclatante, caso di dibattito su chi, tra il Paese e la cultura originaria del reperto e il Museo che, per meriti coloniali o altre forme di appropriazione indebita la ospita e la mette in mostra, abbia il diritto di proprietà e di utilizzo del bene.

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