Il 19 febbraio del 1473, 550 anni fa, nasceva nella cittadina polacca di Torun l’astronomo Niccolò Copernico. Uno scienziato rivoluzionario  che dedicò tutta la sua vita a osservare, annotare, calcolare le orbite dei pianeti del sistema solare con l’obiettivo di creare e perfezionare il modello eliocentrico, che metteva il sole al centro del sistema planetario, al posto della terra. Due i percorsi tematici tra natura e città, fuori dagli itinerari turistici tradizionali,  per scoprire i luoghi in Polonia dove trovare segni del passaggio di Copernico. Il primo viaggio non può che iniziare da Torun, la città natale dell’astronomo, inserita dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Nel suo elegante centro storico, proprio davanti al capolavoro gotico della cattedrale dei Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, si ammira il monumento allo scienziato, inaugurato nel 1853. Poco lontano, nei pressi  del vecchio municipio trecentesco, si può visitare la  Casa Museo Copernico, antico edificio in stile gotico che conserva al suo interno antichi arredi e manoscritti e propone ai visitatori un video dedicato ai luoghi frequentati dall’astronomo nella sua vita a Torun.

Seconda tappa Cracovia, l’antica capitale della Polonia, dove Copernico si stabilì nel 1491 per intraprendere gli studi di astronomia presso l’Università Jagellonica. Qui, all’interno del museo ospitato nel Colegium Maius, l’edificio più antico dell’Università risalente al XIV secolo, si trovano i cimeli e gli strumenti utilizzati da Copernico per il suo lavoro, oltre al manoscritto autografo De Rivolutionibus Orbium Caelestium.  Il viaggio nei luoghi frequentati dallo scienziato ci porta quindi a Danzica e all’affascinante casa medievale nel centro storico,  oggi sede le grazioso hotel Kamienica Gotyk, che ospitò Niccolò e Anne Schilling, la donna olandese protagonista  della più grande e travagliata storia d’amore della vita dell’astronomo. Il viaggio può a questo punto fare rotta verso la capitale Varsavia per concludersi nelle sale del grande museo scientifico Centrum Nauki Kopernik, dedicato allo scienziato, con esperienze interattive, laboratori sperimentali, il parco degli scopritori e il moderno planetario.

Torun, veduta
Torun, veduta 

Il secondo itinerario copernicano attraversa la regione di Varmia-Masuria, terra di grandi laghi e turbolenti corsi d’acqua nel nordest della Polonia,  dove Copernico ha passato gran parte della sua vita. Infatti proprio in questa zona, tra Olsztyn, Lidzbark Warminski e Frombork, lo scienziato lavorò alla sua teoria eliocentrica, scrivendo e distribuendo i testi che avrebbero cambiato per sempre il mondo dell’astronomia. Si parte dalla cittadina di  Lidzbark Warminski, dove  Copernico alloggiò per sette anni nella fortezza squadrata in mattoni rossi di suo zio, oggi sede del palazzo vescovile, e scrisse  il suo primo trattato, il Commentariolus del 1509, per poi raggiungere  Olsztyn, dove lo scienziato  soggiornò tra il 1516 e il 1521 come amministratore delle proprietà capitolari e coordinò con successo la difesa della città durante l’assedio portato dai Cavalieri Teutonici nel 1521. 

Nel castello, dove sono state realizzate, sono conservate le sue tavole astronomiche per comprendere il moto dei pianeti, mentre nel centro della città ci si può sedere su una panchina dedicata a Copernico. Da vedere anche  il grande planetario e la  torre dell’acqua del XIX secolo riconvertita in osservatorio astronomico.  Il viaggio si conclude quindi a  Frombork, dove nel 1543, poco prima di morire, l’astronomo portò a termine il suo trattato più celebre De Rivolutionibus Orbium Caelestium.  Nella cattedrale sono conservate le sue spoglie, nel centro della città si visita il  Museo di Niccolò Copernico  e su una collina a due km a nord si incontra il Parco Astronomico in suo onore, con diverse postazioni per osservare le stelle e due terrazze panoramiche dove osservare quel cielo che tanta ispirazione portò all’astronomo.

Panchina con statua di Niccolò Copernico a Olsztyn (foto Marcin Kierul)
Panchina con statua di Niccolò Copernico a Olsztyn (foto Marcin Kierul)