Due prezzi della benzina (e del gasolio). Uno per i locali, l’altro, superiore di una volta e mezza, per gli stranieri. È l’ennesima possibile fonte di conflitto tra il governo Orbán e la Ue, e su un tema in qualche modo parente prossimo di quello – l’embargo del petrolio russo – su cui le controparti hanno trovato faticosamente un accordo, convincendo proprio Budapest a far cadere il veto.