TORINO – Eccolo lì il letto del fiume, con i suoi sassi ma anche i suoi rifiuti, depositati sul fondo e scoperti dall’acqua che si è ritirata. Sembrano immagini ferragostane quelle che si scattano in questi giorni lungo i Murazzi del Po, se non fosse per i giacconi ancora pesanti di chi passeggia, con un occhio al cielo terso e un altro al fiume che si restringe ogni giorno di più.