La scossa, il gioco di parole è quasi obbligato, per l’auto elettrica avverà solo con le ricariche veloci, quelle dove nel tempo di un caffè si fa il pieno di energia. Una cosa possibile con le super stazioni Ionity che ora annuncia di quadruplicare il numero di punti di ricarica aprendo 5mila nuove stazioni entro il 2025.

Una svolta perché ampliare velocemente la rete HPC (High Power Charging) in tutta Europa non migliora solo la user experience, ma di fatto rende possibile i viaggi a lunga distanza. Certo, va ricordato che alla rete Ionity si possono ricaricare velocemente solo le auto elettriche più grandi, e che il costo del “pieno” è più alto di quello delle normali colonnine. Ma nessuno, anche con le vetture a benzina, si lancia in lungi viaggi con una citycar.

Ionity così di fatto realizza il suo progetto iniziale, quello di rendere le vetture a batteria usabili come quelle con motore termico. E non è un caso che al suo progetto iniziale – è una joint venture fondata da Bmw, Mercedes, Ford e Volkswagen Group (con Audi e Porsche – abbiano poi aderito anche Hyundai, Kia e BlackRock, prima azienda al di fuori del settore automobilistico ad essere azionista della joint venture.

Tecnicamente queste super colonnine prevedono l’utilizzo di un solo connettore per tutta Europa, il Combined Charging System o CCS Combo, con una potenza massima di ricarica di 350 kW e sono presenti in 24 Paesi. La sfida sarà anche quella di trasformare le stazioni di servizio Ionity in piccole “Oasi” (questo il nome ufficiale), ossia parchi di ricarica con bar, ristoranti e negozi: l’obiettivo è quello di offrire un’esperienza di ricarica più comoda e confortevole.