“La nostra piattaforma è un mezzo per mettere le aziende in contatto. Vogliamo creare una simbiosi industriale”. Camilla Colucci è amministratore delegato di Circularity, una piattaforma che geolocalizza e mette in contatto le aziende e le società di trasporto per fare in modo che gli scarti industriali di una possano diventare fonte di produzione per un’altra. Ha 28 anni e una laurea in psicologia. Per descrivere l’obiettivo dell’azienda di cui è cofondatrice usa il termine ‘simbiosi’, nell’etimo greco ‘vivere insieme’. Quello che, argomenta, a volte è mancato tra le imprese, ma che i principi dell’economia circolare possono realizzare anche grazie al supporto di alcune soluzioni tecnologiche.

Circularity vuole favorire un uso più razionale ed efficiente delle risorse, mettendo in contatto le imprese. “Alcuni hanno definito Circularity l’Airbnb delle aziende. Un po’ è così. Cerchiamo di creare legami tra diverse società, un collante, un network in grado di farle incontrare”, ragiona Colucci. Circularity, società nata a Milano nel 2018 e partecipata al 20% dal Gruppo Innovatec, oggi conta 25 mila aziende iscritte alla rete e 20 dipendenti, tra ingegneri dei materiali e esperti di marketing e vendite. E’ una piattaforma georeferenziata che mappa nell’intero territorio nazionale aziende, società di smaltimento dei rifiuti e società autorizzate al loro trasporto. Consente per esempio a un’azienda che lavora nel campo della costruzione di infrastrutture e che genera un particolare tipo di rifiuto industriale dagli scavi o dalle attività di costruzione, di entrare in contatto subito con un’altra azienda che da quello scarto può trarne un valore per la propria produzione.

“A volte si tratta di un semplice incontro, altre vanno fatti degli studi verticali su ogni impresa. Il nostro valore aggiunto è il database e la reattività degli utenti: più sono attivi e mettono materiali da riutilizzare, più ci sono nuovi incontri. Ora il nostro obiettivo è aumentare il database e estenderlo alle aziende estere”, spiega Colucci.

Circularity, attualmente opera su quasi tutti i settori tecnologici, spiega la manager.  “Dall’edilizia all’agroalimentare, cerchiamo di essere attivi un po’ ovunque”, aggiunge. Ma quale è il vantaggio per le aziende? “Grazie a Circularity possono certificare il proprio impatto ambientale e renderlo noto ai propri stakeholder di rispettare. Mentre a livello economico si tratta soprattutto di un risparmio che potrebbe trovarsi nei costi di smaltimento”, conclude Colucci. Per l’ambiente, il vantaggio è facilmente intuibile. Come si avvantaggia di ogni forma di vita simbiotica.