Spagna, Francia, Inghilterra, è tutta l’Europa a fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico. Ieri le immagini del nubifragio che si è abbattuto su Calabria e Sicilia, dopo mesi senza pioggia in questo 2022 definito dagli esperti come “l’anno più caldo di sempre”, si sono intrecciate a quelle arrivate dall’Inghilterra, dove è stato ufficialmente dichiarato lo stato di emergenza per siccità in molte zone del Paese, tra cui Londra. Emanati una serie di divieti dal National Drought Group, l’ente che monitora le riserve d’acqua e che sta valutando forme di razionamento in questo periodo definito “eccezionalmente secco”. Anche Parigi deve fare i conti con l’emergenza climatica e la crisi energetica: multati gli esercizi commerciali che con l’aria condizionata tenevano porte e finestre aperte.

Uno scenario che in Italia vede moltiplicarsi gli appelli degli scienziati del clima, degli attivisti, delle associazioni, dei personaggi del mondo dello spettacolo verso i politici, per invitarli ad affrontare al più presto la crisi ambientale. Che è sotto gli occhi di tutti. In questo agosto di campagna elettorale, in cui il cambiamento climatico sta mostrando chiaramente le sue conseguenze, la petizione Un voto per il clima lanciata su Change.org da Green&Blue partendo dalla lettera aperta della comunità scientifica si avvicina al traguardo delle 200 mila firme, avviandosi a diventare tra le 50 petizioni più popolari di sempre in Italia.

Tra i primi sostenitori il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi; Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres; il vicedirettore della Fao, Maurizio Martina e Alec Ross ex consigliere per l’Innovazione di Ilary Clinton. Ma sono decine di migliaia le adesioni arrivate dalle associazioni e movimenti come Extinction Rebellion, Fai, Fridays For Future, Legambiente, Libera, Teachers For Future Italia, l’Ente nazionale protezione animali, Wwf, i sindaci delle smart city e L’Alleanza Verdi Sinistra, la prima forza politica ad aver aderito all’appello.

Dal mondo dello spettacolo hanno firmato la petizione Elisa, impegnata nel suo tour Back to the Future, il cui tema centrale è proprio la difesa dell’ambiente; gli attori Stefano Accorsi, che con il sindaco Dario Nardella porterà sul palcoscenico gli scienziati del clima, e Alessandro Gassman, promotore con Annalisa Corrado di GreenHeroes. Il velista Giovanni Soldini e il fondatore di Slow Food Carlo Petrini.

E da Climate Media Center, il network che riunisce la comunità scientifica, dopo la firma, è arrivata una lettera aperta in cui si chiede pubblicamente di sostenere l’iniziativa di Green&Blue spiegando quanto sia importante in questo momento il ruolo dei media e della comunicazione quando si parla di clima. Una riflessione che riguarda anche gli stessi scienziati, spesso accusati di comunicare attraverso incomprensibili numeri, ipotesi e stime. “È nostra responsabilità – scrivono da Climate Media Center – come cittadini italiani e membri della comunità scientifica, avvertire nel modo più chiaro ed efficace possibile di ogni seria minaccia che riguarda le persone e il nostro Paese. Tacere le vere cause dei sempre più frequenti e intensi eventi estremi che interessano il nostro pianeta e non spiegare quali sono le soluzioni per una risposta efficace rischia di alimentare l’inazione, la rassegnazione o la negazione della realtà. Traducendosi in un aumento dei rischi per il presente e il futuro delle nostre comunità. Le soluzioni esistono già e vanno messe in campo con urgenza”.

Ieri intanto dagli Usa è arrivata la notizia che è stata approvata in via definitiva l’Inflation Reduction Act, un maxi piano da 430 miliardi di dollari che oltre a ridurre l’inflazione prevede interventi contro il cambiamento climatico. Obiettivo: ridurre le emissioni del 40% rispetto ai livelli del 2005 entro la fine del decennio. Una svolta storica. Quella che si attende anche da noi.