Mentre l’anno scorso aveva offerto barlumi di speranza che l’umanità potesse invertire la sua marcia verso la catastrofe globale, il Doomsday Clock è stato fissato a soli 100 secondi a mezzanotte. Il tempo mancante al “giorno del giudizio”, secondo il “Mixed Threat Environment”, il Bollettino degli scienziati atomici, è legato principalmente alle minacce alla sicurezza globale determinate dalla nuova corsa agli armamenti atomici e “tradizionali”, alla mancanza di politiche climatiche attuabili, alla tecnologia sempre più invasiva, alla disinformazione e, infine, all’insufficiente risposta mondiale al Covid-19. Secondo gli scienziati, tutti questi fattori sono stati esacerbati poi da “un’ecosfera dell’informazione corrotta che mina il processo decisionale razionale”.

Molti Paesi devono fare i conti con un divario notevole tra le emissioni di gas serra prodotte gli obiettivi di riduzione sottoscritti dagli Accordi di Parigi del 2015 e rivisti durante la Cop26, la conferenza sul clima dell’Onu che si è tenuta quest’anno a Glasgow.

Per questi motivi, gli scienziati chiedono alle persone e ai governi di tutto il mondo di aiutare a riportare indietro le lancette dell’orologio dell’apocalisse. Il Bulletin degli scienziati incoraggia altresì i cittadini a utilizzare i social media per condividere storie sulle azioni e sulle strategie comuni per salvare il mondo.

L’ora del Doomsday Clock è stabilita dal Bulletin of the Atomic Scientists Science and Security Board con il supporto del Bulletin’s Board of Sponsors, che comprende undici premi Nobel. La dichiarazione di Doomsday Clock spiega che “la decisione non suggerisce, in alcun modo, che la situazione della sicurezza internazionale si sia stabilizzata. Al contrario, l’Orologio rimane più vicino che mai all’apocalisse che pone fine alla civiltà.

Il Bulletin of the Atomic Scientists è stato fondato nel 1945 da Albert Einstein, J. Robert Oppenheimer, Eugene Rabinowitch e scienziati dell’Università di Chicago che hanno contribuito a sviluppare le prime armi atomiche nel Progetto Manhattan. Gli scienziati hanno ritenuto di “non poter rimanere lontani dalle conseguenze del loro lavoro” e hanno lavorato per informare il pubblico e i responsabili politici sulle minacce create dall’uomo all’esistenza umana. Il Bollettino è stato fondato sulla convinzione che, poiché gli esseri umani hanno creato questi problemi, abbiano l’obbligo e l’opportunità di risolverli.

Il Doomsday Clock è stato creato poi, nel 1947, dal Bulletin of the Atomic Scientists per trasmettere quanto l’umanità sia vicina a distruggere sé stessa. Progettato dal pittore Martyl Langsdorf, l’Orologio è diventato un simbolo internazionale della vulnerabilità del mondo alla catastrofe che potrebbe essere provocata dall’uomo.