Visitare nuovi posti è certamente una delle esperienze più arricchenti e affascinanti che si possano fare ma ci sono molti modi per farlo, e non tutti rispettosi del territorio, delle sue tradizioni e del suo ecosistema. Ecco alcune proposte per godersi una vacanza in armonia con la natura, a impatto prossimo allo zero.

Bagno nel bosco in Alto Adige. Foto: Andergassen Auswahl
Bagno nel bosco in Alto Adige. Foto: Andergassen Auswahl 

1) In Alto Adige per un “bagno nel bosco”

Tra le strutture dei Vitalpina Hotels, l’Alpin & Relax Hotel Das Gerstl di Malles, in Val Venosta, propone l’esperienza del Bagno nel bosco, percorso che prevede una passeggiata nel bosco durante la quale si svolgono diversi esercizi sensoriali che aiutano a rivolgere la mente verso la natura e il tempo presente, dimenticando preoccupazioni e stress e ritrovando il proprio equilibrio interiore. Ad accompagnare gli ospiti ci saranno guide esperte e in alcuni casi lo stesso titolare dell’hotel. Durante la passeggiata la mente è concentrata unicamente sulle percezioni sensoriali, mentre la natura e il bosco agiscono attivamente sull’organismo per donare pace e tranquillità. Un’esperienza da rivivere successivamente, ogni volta che si tornerà anche soli a camminare in mezzo al bosco. Circondato dalle montagne e immerso nella natura, il Gerstl invita gli ospiti alla vacanza attiva, tra passeggiate e attività da praticare soprattutto all’aperto, mettendo a disposizione inoltre piscina Infinity, area ristorante e terrazza panoramica, Sky-Garden. L’hotel utilizza prodotti di coltivatori con sede entro un raggio massimo di 30 km (cosiddetta filosofia r30). Molti prodotti alimentari e specialità, ma anche arredi e ingredienti per i trattamenti benessere, sono appositamente sviluppati con materie prime del territorio.

Fattoria didattica in Lombardia
Fattoria didattica in Lombardia 

2) In fattoria sulla montagna lombarda, a scuola di sapori

Nelle oltre 200 Fattorie Didattiche della Lombardia si cammina con le anatre, si accarezzano i conigli e si cavalcano gli asinelli. ci si confronta, insomma, con un mondo perduto, quello in cui si faceva il sapone dalla cenere e il formaggio dal latte appena munto. Le Fattorie Didattiche accolgono, oltre alle scuole, famiglie e gruppi di bambini per scoprire insieme il ciclo degli alimenti, la vita animale e vegetale, i mestieri degli agricoltori, il territorio, ed educare così al consumo consapevole e al rispetto dell’ambiente. Tra le più rilevanti: la Fattoria della Felicità, ad Onore in Val Seriana in provincia di Bergamo; la Victoria’s Farm, a Leffe in provincia di Bergamo; la Fattoria Ariete, a Gorno in provincia di Bergamo; la Fattoria didattica Pegghy e Cichito di Capo di Ponte e Agriturismo Roncadizza Lumaghera di Darfo Boario Terme (qui tutti gli indirizzi). 

Cuneo, Parco fluviale Gesso Stura, Piemonte. Foto: R. Croci, archivio ATL del cuneese
Cuneo, Parco fluviale Gesso Stura, Piemonte. Foto: R. Croci, archivio ATL del cuneese 


3) Cuneo, capitale verde del Piemonte, ideale in bicicletta

“Un uomo solo è al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è Fausto Coppi”. Con queste parole il giornalista Mario Ferretti rese leggendaria la radiocronaca della tappa Cuneo-Pinerolo durante il Giro d’Italia del 1949. Sulle cime delle grandi imprese dei campioni, lungo itinerari per gli appassionati di ciclismo sportivo e MTB, o durante un weekend di cicloturismo in e-bike, da sempre la bicicletta è nel DNA del Piemonte. Cuneo è la Capitale verde di questa Regione e visitarla, in MTB o in e-bike, fa sentire un po’ come Fausto Coppi. Il percorso prende il via dall’Ufficio Turistico della città, in piazza ex Foro Boario, dove, presso la Bike Room, si possono noleggiare e-bike e city bike e ricevere tutte le informazioni utili per un’avventura a due ruote. Con la cartina della città in tasca e poche pedalate si è già nel centro storico (e occhio a non dimenticare la cartina del percorso ciclabile del Parco Fluviale Gesso Stura). Per gli appassionati di ciclismo agonistico il passaggio nella grande piazza Galimberti è d’obbligo: proprio da qui infatti ebbe inizio, nel 1949, la conquista del Giro d’Italia da parte del Campionissimo, e sempre da qui ogni anno, l’ultima domenica di giugno, centinaia di ciclisti provenienti da tutto il mondo partono alla conquista dei 177 km e degli impegnativi dislivelli, sui leggendari colli alpini de La Fausto Coppi, granfondo così battezzata in onore del campione, tra le più longeve d’Italia e d’Europa. La provincia di Cuneo offre insomma la magia di pedalare sulle strade del Giro d’Italia e del Tour de France, nel cuore delle Alpi Marittime. Tra le vette di maggior richiamo, la salita che conduce al Colle Fauniera, in Valle Grana, lì dove un altro campione, Marco Pantani, nel 1999 firmò una delle sue più belle imprese sportive in una memorabile tappa della corsa tricolore. Un’altra ascesa per scalatori porta al mitico colle dell’Agnello, in Valle Varaita, terzo passo carrozzabile d’Europa a quota 2.744 metri, con una pendenza media vicina al 10% e punte oltre il 14%. Una volta in cima, si ha la sensazione di toccare il cielo con un dito. Per chi preferisce percorsi meno impegnativi c’è il Parco Fluviale Gesso Stura e la rete cicloturistica che abbraccia la città di Cuneo e altri comuni limitrofi. Proseguendo verso il lato del torrente Gesso, il percorso ciclabile conduce alla scoperta di luoghi che custodiscono importanti testimonianze storiche e artistiche della pianura Cuneese, come Fossano, con il suo castello di impianto medioevale, oppure, dal lato del fiume Stura, la città di Borgo San Dalmazzo.

Trabucco al porto, lungomare di Pescara, Abruzzo
Trabucco al porto, lungomare di Pescara, Abruzzo 


4) Lungo la costa pescarese, coccolati dalla biodiversità

La costa pescarese è un paradiso naturalistico tutto da scoprire. Il percorso – adatto anche a persone con difficoltà motorie – si snoda all’interno della Riserva Naturale Regionale “Lago di Penne”, con partenza presso il Centro Visite dell’Area protetta. Si attraversa l’area floro-faunistica dove si trovano il Centro Anatre Mediterranee, il Centro Lontra, e l’Orto Botanico; all’uscita dell’area si percorre la strada asfaltata in direzione Collalto per circa 1,5 km fino ad arrivare a una piccola fontana; da lì, si imbocca a destra il sentiero che costeggia il versante nord della collina di Collalto. Dopo circa 600 mt, si svolta a sinistra per il sentiero nel bosco misto; in quest’area, importante scrigno di biodiversità, si trova un querceto misto con roverelle, aceri e ornielli nel piano più alto, noccioli, biancospini e sanguinelli nel piano intermedio. Fra i tanti animali che popolano il bosco, è facile avvistare la ghiandaia, la poiana, la volpe ed il cinghiale, ma qui abitano anche il gufo, la faina, il tasso, il capriolo e la lepre. Tantissimi gli insetti, fra cui molte specie di farfalle (cavolaia) e di falene (sfinge della quercia). Il consiglio è quello di percorrere il sentiero per 1,2 km fino ad arrivare al Centro di Educazione ambientale A. Bellini, dove è possibile visitare il laboratorio di falegnameria, il laboratorio di trasformazione di prodotti agricoli, la fattoria didattica e il piccolo osservatorio astronomico. Il ritorno sullo stesso percorso.

Bosco Paduli, Puglia
Bosco Paduli, Puglia 


5) Bosco Paduli in Puglia, a cavallo tra gli alberi secolari

Bosco Paduli si trova a circa 5 km da Accadia, in direzione Deliceto, e fa parte dell’Area di Interesse Comunitario “Accadia – Deliceto”. Il nome Paduli deriva molto probabilmente dalla presenza di piccole aree umide, allagate, temporanee che si formano a causa di ruscelli che scendono dal monte Tre Titoli. Il bosco ha una folta e quasi pura vegetazione di querce (roverella e cerro) e, in particolare nella zona centrale, dove si apre un’ampia radura con un prato vastissimo, è possibile incontrare anche molti esemplari secolari, ed è qui che cresce la roverella più antica di Puglia. La fauna che abita la zona è costituita da rapaci come la poiana, il gufo comune, l’allocco, l’assiolo, il gheppio e il nibbio reale; tra i mammiferi, la volpe, il tasso, il cinghiale e il lupo. L’area naturalistica offre la possibilità di fare molte cose diverse, dal trekking alle passeggiate a cavallo, grazie a una rete di sentieri attrezzati. La presenza di moltissime sorgenti rende le escursioni ancora più emozionanti.