Neanche uno scrigno di biodiversità come le Galápagos, su cui sono puntati gli occhi del mondo, è al sicuro dai bracconieri. Nei giorni scorsi l’Ecuador ha diffuso la notizia che quattro tartarughe giganti, tipiche delle isole e in via di estinzione, sono state uccise e che le autorità stanno indagando sulla loro  “caccia e massacro”. L’uccisione di queste creature, le più grandi del genere Chelonoidis, è illegale dal 1933 e la legge punisce chi le uccide con pene fino a tre anni di carcere.

 

Nonostante la riserva marina protetta intorno alle Galápagos sia anche stata ampliata di recente e le leggi severe, il commercio illegale di carne di tartaruga continua, come dimostrano appunto le quattro carcasse di animali trovate dai ranger su Isabela, l’isola più grande dell’arcipelago. La Galápagos Conservancy – una ong che si occupa della conservazione della fauna selvatica – ha definito l’uccisione degli animali “crimine ambientale” poiché, ha specificato “questo recente episodio di bracconaggio è particolarmente grave, dal momento che rimangono pochissimi individui della sottospecie Chelonoidis guntheri in natura”.

Esistono 14 specie diverse di tartarughe giganti delle Galápagos, tutte discendenti da un unico antenato, e tutte sono classificate come vulnerabili, minacciate, gravemente minacciate o estinte nella Lista Rossa IUCN, poiché il loro numero è in diminuzione da anni. Oggi ne rimangono circa 15.000, rispetto ai 200.000 esemplari del 1800. A decretare la loro diminuzione sono soprattutto le specie invasive come i ratti, che predano i piccoli delle tartarughe e ne rubano il cibo e, appunto, i bracconieri. Un tempo la carne di tartaruga era considerata una prelibatezza e ancora oggi ha un prezzo considerevole sul mercato nero.

 

Così, purtroppo, le quattro morti recenti non sono un caso isolato. Nel settembre 2021, i ranger hanno scoperto le carcasse di 15 tartarughe, probabilmente vittime della caccia. Nel marzo 2021, inoltre, i funzionari aeroportuali hanno trovato 185 piccoli di tartaruga all’interno di una valigia.

 

Una speranza per la sopravvivenza di questa specie è venuta però all’inizio di quest’anno, quando i ricercatori hanno confermato l’esistenza di una rara specie di tartaruga che si credeva estinta da tempo. A Gennaio è stata infatti individuata una tartaruga gigante dell’isola di Fernandina (Chelonoidis phantasticus), che era stata avvistata per l’ultima volta nel 1906.