La crisi climatica in Italia rischia di minare dalle fondamenta qualsiasi idea di sviluppo futuro del nostro Paese. La situazione è stata chiaramente descritta nella lettera alla politica italiana elaborata all’interno della Società Italiana per le Scienze del Clima, in cui si è chiesto di individuare questo tema come prioritario nei programmi elettorali. Questa realtà oggettiva è stata posta all’attenzione anche dei cittadini, che hanno aderito in gran numero (ad oggi, oltre 220mila) alla richiesta degli scienziati del clima, firmando la relativa petizione.

La situazione è drammatica, ma non si agisce a sufficienza, spesso presi da altre priorità emergenziali nelle nostre vite personali e nelle nostre società: la precarietà, la pandemia, la guerra, la scarsità di gas. Talvolta c’è anche il timore che agire per la crisi climatica e ambientale distolga risorse da altri progetti fondamentali, personali e politici (al punto da cercare talora sollievo ospitando, in noi stessi e nel discorso pubblico, tesi che negano la crisi climatica, purtroppo infondate).

 

Agire fondandosi sul dato scientifico diventa allora cruciale: si possono evitare azioni costose ma che non sono particolarmente efficaci, concentrandosi su quelle necessarie; soprattutto, si può evitare l’aggravarsi della crisi climatica, che, con il moltiplicarsi delle emergenze, ci costringerebbe sempre più a destinare le nostre risorse, private e pubbliche, alla mera gestione emergenziale della crisi.

 

È proprio riconoscendo la diversità dei nostri progetti, personali e politici, che come scienziati del clima e dell’ambiente raccolti nel comitato “La Scienza al Voto” lanciamo il progetto “Scegliamo Il Futuro”: scegliamo il diverso futuro che ognuno di noi auspica, ma scegliamo anche di garantirci la possibilità di avere tout court il futuro, inteso come un periodo da poter plasmare e non da dover inseguire. Dobbiamo agire tutti insieme per fare quel che è necessario per contrastare la crisi climatica e ambientale!

 

Ci rivolgiamo dunque ai cittadini, alle imprese e alla politica, proponendo sul sito scegliamoilfuturo.org una serie di comportamenti scientificamente fondati (individuali, collettivi, per le imprese e per le istituzioni) e invitando a diffondere la campagna tra le persone vicine e lontane, anche come visioni del mondo, perché quel che ci unisce è molto di più di quel che ci divide: vogliamo tutti avere la libertà di scegliere democraticamente il nostro futuro, e lottando contro la crisi climatica tuteleremo il complesso di ecosistemi da cui dipende la nostra stessa vita.

Ci rivolgiamo in particolare alle forze politiche. Per permettere di realizzare la vostra visione del mondo, accettate il contributo della scienza nella lotta alla crisi climatica e ambientale. Si tratta di un campo di azione fondamentale, che rappresenta la base comune per garantire la libertà di creare i diversi futuri che immaginate. 

 

Operativamente, chiediamo alle forze politiche di partecipare ai massimi livelli ad un incontro a Roma, il 19 settembre, presso la sede del CNEL, cui invitiamo anche gli scienziati all’origine di altri appelli alla politica in questa campagna elettorale, per definire un soggetto di collaborazione istituzionale tra scienza e politica sulla crisi climatica e ambientale, che venga posto in essere a inizio legislatura e consenta alla politica di attuare azioni scientificamente fondate per la lotta alla crisi climatica. 

 

Sarà un incontro interessante e necessario. Noi come scienziati metteremo a disposizione i nostri dati e le nostre conoscenze scientifiche, che possono portare a soluzioni scientificamente fondate alla crisi climatica. Voi politici, che avete il compito storico di coniugare lo sviluppo delle nostre società con la tutela e la messa in sicurezza dei loro stessi fondamenti materiali – un compito che richiede un’arte straordinaria di gestire le politiche pubbliche – potrete discutere apertamente le vostre visioni del futuro e confrontarvi tra voi e con noi sulla soluzione della crisi climatica. Insieme potremo cominciare ad individuare le azioni basilari comuni che andranno comunque intraprese per garantirci di poter “scegliere il futuro”, aprendo la strada ad una collaborazione istituzionale tra scienza del clima e politica di cui presenteremo uno schema di progetto.

Noi cercheremo di essere all’altezza del momento; siamo sicuri che ci proverete anche voi. Appuntamento al 19 settembre.

Il comitato scientifico

“La Scienza al Voto”:

Antonello Pasini, Carlo Barbante, Leonardo Becchetti, Alessandra Bònoli, Carlo Cacciamani, Stefano Caserini, Claudio Cassardo, Andrea Filpa, Francesco Forastiere, Fausto Guzzetti, Vittorio Marletto, Cinzia Perrino, Mario Motta, Gianluca Ruggieri, Federico Spanna,Stefano Tibaldi, Francesca Ventura