Man mano che la tecnologia matura, evolve la regolamentazione ed emergono modelli di business, i droni possono diventare convenienti per la consegna dei pacchi, sottraendo importanti quote di mercato alle modalità di trasporto tradizionali. È quanto emerge da un recente report di McKinsey, che sottolinea come oggi – pur a fronte di numeri piccoli – il segmento sia in forte crescita.

Le necessità da soddisfare

“La tecnologia dei droni ha il potenziale per soddisfare una serie di casi d’uso dei consumatori dell’ultimo miglio, come cibo preparato, prodotti pronti e altri piccoli pacchetti, nonché esigenze B2B, come lo spostamento di campioni medici nei laboratori”, sottolineano gli esperti. Come generalmente avviene per tutte le tecnologie, man mano che i droni cominciano a diffondersi calano i prezzi di acquisto e si affina la praticità d’uso. Così i droni si candidano a essere competitivi soprattutto nelle regioni con infrastrutture stradali inadeguate e nei casi in cui non è profittevole raggruppare le consegne. 

I droni hanno dalla loro anche la patente green. Infatti garantiscono emissioni minime di CO2, sensibilmente inferiori anche a quelle di auto e furgoni elettrici che effettuano un’unica consegna.

Decisivi gli orientamenti del legislatore

Attualmente, le normative nella maggior parte dei Paesi e delle regioni stabiliscono che le persone possono utilizzare e monitorare solo un drone alla volta; un osservatore deve monitorare contemporaneamente lo spazio aereo in cui opera il drone. Di conseguenza, la manodopera rappresenta fino al 95% del costo totale della consegna tramite drone, che McKinsey stima in 13,50 dollari. 

Questi costi non sono ancora competitivi con le auto e i furgoni elettrici, o con i furgoni con motore a combustione interna, ma lo scenario cambierebbe in caso di evoluzione normativa, probabilmente inevitabile quando la sicurezza dei droni diventerà ancora più elevata di oggi. “Se gli operatori di droni possono eventualmente gestire 20 droni contemporaneamente”, sottolinea lo studio, “il costo per consegnare un singolo pacco scenderà a 1,5, massimo 2 dollari”, si legge nell’analisi. Che aggiunge come questo livello sia in linea con quello di un’auto elettrica che consegna cinque pacchi.

A questo proposito va ricordato che nei mesi scorsi sono state approvate le regole europee sui vertiporti, vale a dire le infrastrutture di mobilità aerea urbana ideate per far atterrare in verticale, e in sicurezza, tutto ciò che vola, come i droni e gli aerotaxi. L’Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) ha pubblicato la prima guida al mondo per la progettazione dei vertiporti in tutta Europa, che indica agli urbanisti, agli amministratori locali e all’industria le linee di comportamento più opportune da seguire per progettare un vertiporto che poi possa funzionare in assoluta sicurezza.