“Il cambiamento climatico dipende dall’uomo ed è l’uomo che può fare qualcosa in merito: la Cop26 di Glasgow sarà il momento della verità”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell’Unione europea. Questa è “una generazione che ha una coscienza. Ci chiede di procedere più rapidamente per affrontare la crisi climatica”, ha detto ricordando le calamità naturali di questa estate avvenute in più parti d’Europa.

La presidente ha citato i dati raccolti dall’Ipcc, l’organizzazione intergovernativa che raccoglie un gruppo di esperti sull’evoluzione del clima. “La relazione (dell’Ipcc) non lascia margini ai dubbi: il cambiamento climatico è antropogenico. Siamo noi i responsabili, e siamo noi che possiamo fare qualcosa”, ha detto. L’esempio citato dalla presidente della Commissione Ue è quello della Germania, dove quest’anno sono stati venduti più veicoli elettrici che auto a diesel, oltre alla Polonia in qualità di principale esportatore di batterie di bus elettrici.

L’orizzonte di Glasgow si avvicina, ma “bisogna fare di più, perché gli impegni di riduzione entro il 2030 non bastano”, ha sottolineato Ursula von der Leyen. “Se il patto verde europeo ha un anima è il nuovo Bauhaus europeo. – ha spiegato – Qualcosa sta cambiando: siamo la prima economia ad aver presentato una relazione dettagliata. Ue raddoppierà finanziamenti esterni per biodiversità”.

Editoriale

La Cop26 che aspetta Godot

di Fabio Bogo