Negli ultimi anni gli investimenti effettuati nel mondo in nome della sostenibilità sono aumentati in maniera esponenziale. Grazie soprattutto all’attenzione catalizzata dal tema dei cambiamenti climatici che sta spingendo sempre più investitori, sia risparmiatori individuali sia istituzioni come i fondi pensione, a coniugare la ricerca di rendimento con il desiderio di avere anche un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. Un contesto nel quale si inserisce la crescita degli Etf, ovvero fondi di investimento quotati in borsa che replicano indici di mercato rispettosi dei criteri ambientali, sociali e di governance. Un segmento in cui, secondo i dati del BlackRock Global Business Intelligence, gli asset investiti nel primo semestre del 2021 hanno superato i 270 miliardi di dollari, a fronte dei 63 miliardi del 2019. Con una crescita, dunque, di oltre 200 miliardi di dollari in poco più di un anno e mezzo. Sempre secondo dati BlackRock, che tramite il brand iShares è il primo emittente di Etf al mondo, attualmente ci sono quasi 600 Etf sostenibili a livello globale, rispetto ai circa 30 di dieci anni fa, un numero crescente dei quali ingloba strategie che puntano a contrastare il cambiamento climatico. Alla base di questo trend c’è l’interesse crescente degli investitori verso temi come l’allineamento agli obiettivi sul clima di Parigi e la decarbonizzazione.

I vantaggi

Secondo BlackRock, scegliere fondi indicizzati per investire sulla sostenibilità offre una serie di vantaggi per gli investitori. In primo luogo, l’indicizzazione può aiutare a garantire che la sostenibilità sia espressa in modo coerente nell’intero portafoglio. Questo perché gli indici si basano su regole e adottano tecniche Esg replicabili indipendentemente dall’asset class e dall’esposizione.

Un altro fattore che gioca a favore degli Etf sostenibili è la standardizzazione della metodologia che sta portando a una maggiore trasparenza sul mercato. In questo senso, secondo BlackRock, gli indici sostenibili – iShares utilizza soprattutto quelli di Msci – svolgeranno un ruolo sempre più importante nell’indirizzare i flussi di capitale verso le aziende con le migliori pratiche di sostenibilità e che offrono agli investitori le informazioni più complete su quest’ultimo fronte. 

Secondo la società di investimento americana, gli indici sostenibili hanno inoltre mostrato maggior resilienza rispetto agli indici di mercato nelle fasi di crisi, come quella dello scorso anno. Questo perché a comporli sono società con una maggiore redditività e livelli di leva finanziaria inferiori rispetto alle aziende non Esg. A questo si aggiunge il tema della stewardship attiva di alcuni gestori di asset indicizzati che possono influenzare le società verso scelte sostenibili nel lungo periodo.

Come scegliere

Vista l’offerta particolarmente ricca, evidenzia BlackRock, la scelta finale può non essere sempre facile e andrebbe legata agli obiettivi che si vogliono perseguire. Tra questi, ad esempio, ridurre l’esposizione alle emissioni di carbonio o ad attività legate ai combustibili fossili o puntare su temi mirati legati al cambiamento climatico. Esigenze differenti per le quali la società ha ideato un’ampia gamma di Etf sostenibili. Tra questi, gli Esg Screened, che evitano l’esposizione a società o attività che presentano determinati rischi o violano i valori dell’investitore; gli Esg Enhanced, che contengono, ad esempio, filtri per attività aziendali e società coinvolte in controversie, e Sri, che offrono esposizione alle società più virtuose in termini Esg in ciascun settore. L’offerta della società include anche l’investimento tematico, in cui l’Etf è incentrato su un determinato trend, come l’attenzione all’ambiente o alle politiche di inclusione sociale, e la categoria dell’impact investing, in cui la scelta dei titoli sui quali investire si concentra su business capaci di generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.

Il ruolo nei fondi pensione

BlackRock si sofferma anche sul ruolo che gli Etf Esg possono rivestire nell’aiutare i fondi pensione a costruire portafogli più sostenibili, considerato che sempre più di frequente anche i piani previdenziali adottano criteri Esg nelle proprie politiche di investimento.

Gli Etf sostenibili possono, ad esempio, rappresentare un primo elemento di approccio per i fondi pensione impegnati a costruire mandati sostenibili a lungo termine. Gli Etf permettono, inoltre, di integrare i fattori Esg in determinate sottoclassi di attività. Ad esempio, attraverso l’adozione di Etf best in class (ovvero focalizzati su imprese con i trend di miglioramento più forti), tematici e a impatto che permettono di raggiungere specifici obiettivi Esg.

Infine, dato che i rischi legati al cambiamento climatico sono sempre più sotto i riflettori, i fondi pensione potrebbero prendere in considerazione l’idea di allineare i loro portafogli con la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio attraverso l’investimento in fondi indice sostenibili.