Prenotare in anticipo consente di risparmiare. Anche se gli italiani, per quanto riguarda il treno, amano muoversi all’ultimo minuto o quasi. E la scelta della ferrovia è sempre più consapevole, legata cioè a un’opzione alternativa all’auto o all’aereo, dove e quando possibile, in chiave ambientale. E magari di notte, per tagliare anche i costi dell’hotel e ottimizzare i tempi.

Sono solo alcuni dei risultati di un’indagine firmata da Trainline, piattaforma europea indipendente per la prenotazione dei biglietti dei treni, che Repubblica racconta in anteprima. Lo studio ha messo sotto la lente il comportamento degli italiani e le loro abitudini grazie ai dati provenienti dalla piattaforma del gruppo londinese. Combinandoli e irrobustendoli però con i numeri di una ricerca commissionata a YouGov per indagare le opinioni e abitudini quando si tratta dell’organizzazione dei propri viaggi.

I risparmi: Milano-Roma scende del 21%

Com’è il rapporto degli italiani con il treno? Quali sono i comportamenti e le tendenze che stanno caratterizzando la relazione con questo mezzo di trasporto? E ancora, qual è il peso di comportamenti di viaggio sostenibili per gli italiani? Nel 2022, ad esempio, acquistando un biglietto ferroviario sulla tratta ad alta velocità Milano-Roma più di un mese prima della partenza è stato possibile risparmiare il 45% sulla tariffa. A questo si aggiunge come il prezzo medio pagato dagli utenti per un biglietto sulla stessa tratta sia passato dai 76 euro del 2021 ai 60 del 2022, con una diminuzione del 21%.

L’aspetto economico è ovviamente uno dei criteri più importanti che gli italiani prendono in considerazione quando si apprestano a pianificare un viaggio, a cui però – come abbiamo già visto – non intendono assolutamente rinunciare: il 67% afferma infatti di considerare il prezzo come il fattore chiave nella scelta del mezzo di trasporto da utilizzare per raggiungere la propria destinazione. E di certo in questa fase il treno è aiutato anche dalla crisi dei network dei cieli e dai prezzi dei biglietti per i voli, ancora piuttosto elevati a causa di una concatenazione di ragioni. In questo momento, almeno secondo i rispondenti, il treno risulta infatti essere il mezzo più economico: il 72% si dichiara infatti fiducioso di poter risparmiare optando per il treno mentre il 53% afferma di averlo scelto poiché era l’opzione di viaggio che costava meno.

Prenotiamo all’ultimo (e di pomeriggio)

Le intenzioni non corrispondono sempre agli atteggiamenti reali. Anzi, forse quasi mai. L’Italia risulta essere un mercato in cui le prenotazioni last minute dominano lo scenario: secondo i dati di Trainline, infatti, nel 2022 gli italiani hanno prenotato in media appena cinque giorni prima della partenza, rispetto invece ai più pianificatori francesi (dieci giorni prima), spagnoli (12 giorni prima) e tedeschi (15 giorni prima). Inoltre, con una perfetta linearità tra 2019, 2021 e 2022, l’orario di prenotazione preferito dagli italiani risulta essere nel pomeriggio, per la precisione alle 16, a differenza invece degli spagnoli che preferiscono acquistare i biglietti del treno in orario mattutino, in particolare alle 10.

La riscoperta dei notturni

Se quella pomeridiana è la fascia oraria prediletta per le prenotazioni degli italiani, quella notturna è altrettanto amata ma per viaggiare. O almeno è tornata a essere fortemente presa in considerazione. Lo scorso anno le prenotazioni per i treni che circolano tra le 17 e le 6 da parte di viaggiatori italiani sono infatti aumentate dell’85% rispetto al 2021. Percentuale alta ma comunque inferiore se confronta con le prenotazioni per questo tipo di treni dei viaggiatori francesi (nel 2022 aumentate del 149% rispetto all’anno precedente) e spagnoli (aumentate del 172% rispetto al 2021). Questi picchi dimostrano come i passeggeri siano sempre più alla ricerca di modi alternativi per viaggiare in Europa, dicendosi disponibili anche a trasferte notturne pur – ad esempio – di trovarsi già a destinazione il mattino seguente e risparmiando magari sulla notte in hotel.

Il 71% pro taglio rotte aeree brevi

Qualche settimana fa la Commissione Europea ha dato un parziale via libera sul provvedimento francese contenuto nel pacchetto “Clima e resilienza”, approntato nel 2021. Questo significa che Parigi potrà vietare alcuni collegamenti aerei interni al paese sulle tratte brevi se i viaggiatori hanno a disposizione un collegamento ferroviario che percorra lo stesso tragitto in meno di due ore e mezza. Per il momento il provvedimento riguarderà appena tre tratte, è dunque di portata più simbolica che pratica, ma è comunque un punto di principio significativo. Sulla possibilità di applicare una regolamentazione simile anche in Italia, il 71% dei rispondenti ha dichiarato che supporterebbe questo tipo di provvedimento.

“Sia i dati raccolti tramite l’indagine YouGov, sia i numeri della nostra piattaforma evidenziano l’apprezzamento che gli italiani nutrono nei confronti del treno. E non solo da un punto di vista puramente economico di risparmio, ma anche per quel che riguarda l’esperienza di viaggio in sé e la possibilità di spostarsi in maniera più responsabile nei confronti dell’ambiente” spiega Andrea Saviane, country manager di Trainline per l’Italia – constatare come quasi tre quarti degli italiani sarebbe favorevole a una regolamentazione relativa alle tratte brevi in aereo, simile a quella francese, rende ancora più chiaro quanto l’aspetto ambientale sia un driver sempre più importante per le scelte di viaggio e sottolinea come il treno sia il vero protagonista di uno shift modale ormai necessario”.

D’altronde negli ultimi 12 mesi il 34% degli italiani ha compiuto la scelta consapevole di prendere il treno rispetto all’auto per ridurre la propria impronta di carbonio per una o due volte. Una percentuale minore, ma non per questo da sottovalutare, (13%) ha dichiarato di aver optato per il treno piuttosto che per la macchina per motivi di sostenibilità ambientale almeno tre o quattro volte in un anno. Secondo il 17% degli intervistati, infatti, il fatto che prendere il treno sia un atteggiamento virtuoso per l’ambiente rappresenta – insieme all’eventuale risparmio – il motivo principale per cui optare per questo mezzo di trasporto. Inoltre, per uno su quattro la ferrovia rappresenta una valida alternativa per essere più rispettosi verso l’ambiente anche per spostarsi in ambito locale quando si è già arrivati a destinazione.