Tutti conosciamo la portata epocale dei primi passi articolati dall’uomo sulla luna. Ma il millennio Duemila pone al mondo, e in particolare al continente che abitiamo, una sfida più complessa e anche più incisiva per la sopravvivenza del pianeta. Per questo motivo il Green Deal europeo, ambiziosa iniziativa di azione climatica di riverbero mondiale, viene definito “il momento dell’uomo sulla luna” per l’Europa. L’obiettivo, in linea con il programma di sostenibilità delle Nazioni Unite, è quello di diventare un continente a emissioni zero entro il 2050, riconciliando l’economia col consumo delle risorse, e facendo sì che nessuno venga lasciato indietro. Il Green Deal delinea un’ampia roadmap per raggiungere questi traguardi.

Ma come fare per ridurre le emissioni, creare lavoro e stimolare l’innovazione? Signify, leader mondiale nell’illuminazione, risponde con il suo programma Green Switch (transizione verde). “Ci impegniamo a proseguire nel consolidamento dell’azienda nel mercato, puntando a sostenere i programmi di efficientamento energetico attraverso il LED e la luce connessa nonché il potenziamento dei servizi resi possibili dall’illuminazione” spiega Carlos Loscalzo, nuovo ad per Italia, Israele e Grecia. “Da qui il programma Green Switch, che rientra nella più ampia strategia di sostenibilità Brighter Lives, Better World 2025. Questa si prefigge di raddoppiare l’impatto positivo dell’azienda sulla società e sull’ambiente”. I LED e i sistemi di luce connessa sono il mezzo più semplice, e purtroppo troppo spesso trascurato, per ridurre le emissioni di CO2. Inoltre, le funzionalità IoT, applicate ai sistemi connessi, guardano ad un futuro smart per proiettare le comunità verso una dimensione più sostenibile. L’iniziativa Green Switch  promuove tecnologie sempre più attente ai temi energetici ed ambientali, con l’intento di concretizzare il binomio digitalizzazione e sostenibilità e cogliere la preziosa opportunità del PNRR.

Luci accese, carbone zero: dall’energia pulita all’economia circolare.

Le attuali condizioni climatiche impongono azioni tempestive. Con il Green Switch, Signify si propone di offrire strumenti concreti per mettere in pratica le cinque iniziative del Green Deal europeo a quanti vogliano fare della luce uno strumento di efficientamento reale.

Un risparmio fino all’80% e la capacità di ridurre fino a 100 megaton all’anno le emissioni di gas serra, rendono l’illuminazione LED connessa un’ottima soluzione di rinnovamento sostenibile specie se integrata all’infrastruttura digitale richiesta da un’economia a emissioni zero. “L’innovazione è da sempre nel nostro DNA” puntualizza Loscalzo. “Dall’invenzione della luce elettrica, siamo stati pionieri di molte delle più importanti innovazioni nel settore dell’illuminazione. Il nostro impegno quotidiano è mirato a migliorare e, ove necessario, rivoluzionare l’uso della luce fino a diventare un servizio”. Utilizzare luci stradali a energia solare e ibrida significa incoraggiare lo sfruttamento delle rinnovabili all’interno dei territori comunali e l’energia risparmiata può così supportare iniziative integrate come l’adozione di veicoli elettrici. Strettamente connessa al consumo sostenibile è l’economia circolare. Gli apparecchi di illuminazione stampati in 3D ne sono un esempio, riducendo della metà le emissioni di CO2, mentre i lampioni a illuminazione solare abbassano i costi di manutenzione del 60%. Inoltre, gli approcci Light-as-a-Service promuovono la sostenibilità lungo l’intero ciclo di vita del prodotto.

Dalla mobilità sostenibile alla tutela della biodiversità.

I risparmi derivanti dall’adozione di un’illuminazione stradale LED a energia solare possono alimentare decine di migliaia di auto, senza sprechi di energia aggiuntiva, per contribuire all’obiettivo  di arrivare a un milione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in Europa entro il 2025. Aggiunge Loscalzo: “Un’altra importante sfida riguarda il settore alimentare. Le nostre soluzioni per l’agricoltura verticale sono volte ad ottimizzare l’utilizzo di acqua e pesticidi e di indoor farming e acquacoltura, per una luce che contribuisca alla qualità e ottimizzazione del processo di crescita”.

Dalla città alla campagna, infatti, le luci di coltivazione LED aumentano la qualità e la resa del raccolto con la metà del consumo energetico. L’illuminazione progettata per l’agricoltura verticale vicino alle città è in grado di ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di acqua. Tra l’altro, l’illuminazione progettata per la pescicoltura o l’allevamento permette di ottenere importanti benefici tanto per l’ambiente, quanto per il benessere degli animali. “Siamo dunque proiettati – conclude Loscalzo – verso una visione della luce che va al di là della semplice illuminazione, per offrire ulteriori servizi e benefici che non possono però essere raggiunti in solitaria,  ma solo attraverso una politica di innovazione aperta che possa fondarsi sulla collaborazione e l’unione delle forze verso obiettivi comuni e globali: auspichiamo che università, istituti e start-up, partner di canale e distributivi, studi di progettazione, constructor lighting designer possano essere con noi in questa ambiziosa Mission”.