Dal primo gennaio 2023, se quanto riportato attualmente nella bozza della legge di bilancio sarà confermato, potrebbero esserci zero fondi statali destinati alle piste ciclabili e alle biciclette. Quasi 100 milioni di euro di spesa in meno che in realtà sarebbero dovuti essere destinati ad esempio per la costruzione, realizzazione o il mantenimento di infrastrutture ciclabili urbane. Una pedalata all’indietro verso quei percorsi di mobilità sostenibile necessari per promuovere un’altra via – basata sulle due ruote – meno inquinante e più amica dell’ambiente.

Anche se non ancora recepita e caricata ufficialmente sul sito della Camera nella bozza che sta girando in queste ore, in attesa dell’approvazione della nuova legge di bilancio, risultano mancanti circa 94 milioni (47+47) che erano stati inseriti come spesa per il 2023 e il 2024 nel Fondo per la ciclabilità istituto dalla legge di bilancio 160/2019 (art. 1 comma 47). Nella bozza della  legge di bilancio 2023 quei finanziamenti – le ultime risorse non ancora assegnate per la ciclabilità urbana – sono però stati riassorbiti e potrebbero essere destinati ad altri scopi nel settore trasporti: per ora nel dettaglio su “istituzione fondo per interventi di realizzazione nuove piste ciclabili” risultano semplicemente i due importi da 47 milioni l’uno con il segno meno davanti.

Di recente il rapporto realizzato dall’associazione Clean Cities aveva proprio denunciato come l’Italia non sia ad oggi un Paese per bici: spendiamo infatti 100 volte di più per l’auto e abbiamo appena 2,8 chilometri di piste per abitante. Nel complesso, da qui al 2030, i finanziamenti per le piste ciclabili nelle aree urbane sarebbero dovuti ammontare a 438 milioni di euro che però, se la bozza che circola attualmente sarà confermata, vedranno ridursi di 94 milioni.

Secondo Claudio Magliulo, head of Italy Campaign di Clean Cities, “l’Italia ha ancora un grosso gap di ciclabilità, come riporta il nostro dossier. Per colmarlo, come abbiamo proposto, andrebbero messi a bilancio altri 500 milioni di euro l’anno per il prossimi 7 anni: se invece  sarà confermata quella che è la proposta della bozza della legge di bilancio 2023, verrebbero addirittura azzerate le risorse per la ciclabilità. Questo è inaccettabile, dato che la bicicletta è un elemento chiave della transizione verso una mobilità moderna e sostenibile”. La speranza, per ora, è che quando si arriverà alla discussione il testo possa cambiare e che quei quasi 100 milioni destinati alle ciclabili non siano perduti.

“C’è ancora tempo per ravvedersi – dice Magliulo –  speriamo quindi che nelle versioni successive della bozza di legge di bilancio che sarà discussa alla Camera continueranno ad esserci i finanziamenti necessari per piste e biciclette. Una questione vitale per la ciclabilità italiana”.