Con le celebri Regate di Primavera il Golfo del Tigullio ha dato il via alla stagione più calda di Portofino. Le acque della baia sono tornate a riempirsi di vita e di magnifiche barche. La Riviera più celebre d’Italia è un gioiello che in questo periodo dell’anno da il meglio di sé.

Le scogliere di Santa Margherita, l’azzurro del mare, l’incantevole baia. Incastonato tra “la costa del sole al tramonto”, cioè il Golfo Paradiso, e “la costa dell’alba”, il Golfo del Tigullio, questo piccolo villaggio marinaro ha un fascino senza tempo, con la passeggiata puntellata da case colorate, il porticciolo, la piazzetta amata dal jet set, ricca di dehors al sole.

Dal centro un’escursione molto suggestiva è la salita alla Chiesa di San Giorgio, il patrono: per raggiungerla si percorre un viale immerso nella macchia mediterranea, con punti panoramici mozzafiato. Lo stesso sentiero porta al Faro, con il belvedere (c’è anche un piccolo bar, in cui ricaricarsi dopo la camminata) da cui ammirare un incredibile vista, tra mare e cielo. Seguendo il percorso si arriva anche a Castello Brown, circondato da ville sfarzose, arroccato in cima alla baia. Oggi la fortezza ha abbandonato l’antica austerità marziale e la piazza d’armi è stata trasformata in un ricco giardino pensile, adornato da fiori e piante. Ma sono numerosi i sentieri da seguire sul promontorio, un luogo selvaggio e incontaminato che profuma di mirto, ginestra, biancospino e agrifoglio.

Uno dei tanti sentieri che partono dal centro storico del paese ci porta in un edificio, parte del patrimonio artistico e storico del posto, lo Splendido, Belmond Hotel, con una storia che si lega alla vita di Portofino stessa. Arroccato sul monte con una vista ineguagliabile sulla baia, questo ricercato avamposto risale ai primi del Novecento e ha contribuito con la sua terrazza affacciata sul Golfo di Tigullio e la piscina sospesa sul mare, a creare il mito della Dolce Vita della Riviera.

Ogni ambiente racconta le vicende del luogo, a partire dalle camere, che sono state ricavate da quelli che un tempo erano i locali di un monastero del sedicesimo secolo. Nel tempo sono state molte le star del cinema e i membri delle più importanti case reali, che si sono ritirati qui per un soggiorno di relax e benessere, da Liz Taylor ai duchi di Windsor, da Churchill a Humphrey Bogart. Gli interni rimandano al tipico stile marinaro ligure, mischiando pezzi vintage, mobilio d’epoca, arte e marmi eleganti. Da lì offre una vista mozzafiato della baia, che vale da sola il viaggio.

Il Parco di Portofino è un paradiso per gli escursionisti, di percorsi ne offre diversi, per un totale di 80 chilometri, in cui scoprire la flora, la fauna, il paesaggio tipico della zona, fitto di boschi di carpini, noccioli, corbezzoli e ulivi, oltre ai numerosi siti che l’arricchiscono, come il Semaforo Vecchio, il Mulino di Gassetta o l’Eremo di Niasca. Uno dei percorsi più belli è il sentiero che porta alla baia di San Fruttuoso (raggiungibile, in alternativa, via mare), dove fu costruita un’abbazia benedettina nell’VIII secolo. Gestito dal Fondo per l’Ambiente Italiano, il complesso era un tempo proprietà della famiglia Doria Pamphilj: a donarla al FAI sono stati Frank e Orietta Pogson Doria Pamphilj nel 1983 e ora è aperta e visitabile. Il monastero dell’anno mille ospita il chiostro e le tombe Doria, la chiesa primitiva, i reperti archeologici e il piccolo borgo. Ci vogliono ben due ore di cammino dal paese, ma ne vale la pena.

Interessante il progetto de La Portofinese, un’impresa eco a conduzione familiare nata grazie all’impegno di gente del posto, con lo scopo di ridare vita alle antiche pratiche dismesse, riportando agricoltura e animali su un territorio che da secoli aveva vissuto soprattutto di questo. Per capire La Portofinese il consiglio è toccare con mano il suo lavoro, visitando l’Eco-Farm, nel cuore del parco di Portofino, sopra la Cala degli Inglesi, il Frantoio dei Coppelli e il Mulino del Gassetta. Vicino la Piazza c’è l’ingresso della Grotta dei Coppelli, una lunga galleria realizzata negli anni ’60, che non solo offre una passeggiata diversa dalle altre nelle viscere del monte, ma porta a scoprire i metodi di raffrescamento della cantina, per i processi di vinificazione e conservazione ideale del vino. Si può fare la visita guidata alla cantina e alla grotta con degustazione del vino locale.  

La piazzetta resta il cuore della scena, un salotto en plein air dove girare tra negozi alla moda e botteghe artigiane, dove accomodarsi nei tanti bar per un caffè e gustare la bellezza del luogo. Per gli appassionati di arte e storia, va vista la chiesa di San Martino, edificata nel dodicesimo secolo, in onore di San Martino di Tours, che conserva opere di artisti di ogni epoca.

La cucina è un altro orgoglio ligure. Imbattibile, per assaggiare il meglio, il DaV Mare, ottima trattoria di pesce che porta in piazzetta la maestria premiata con tre stelle Michelin del famoso Da Vittorio della famiglia Cerea: all’interno dello Splendido Mare, proseguimento naturale del fratello Splendido a monte, con una posizione privilegiata in pieno centro davanti la baia, il menù celebra la materia prima locale, il pesce, dalle acciughe di Monterosso ai gamberi di Santa Margherita, con piatti come il risotto mantecato al pesto, con gamberi ed emulsione di pomodoro.

Il palazzetto ha una bella storia di recupero, era un rifugio per pescatori, dopo un importante restyling è diventato un rifugio elegante a due passi dall’acqua, che mantiene lo spirito marinaro ma lo anima con pezzi d’arte e arredi modernisti in stile anni ’50, realizzati con materie prime del posto, legni e marmi. La vista più bella sulla piazza si ammira dalla terrazza in cima all’edificio, nell’alloggio dedicato alla diva Ava Gardner, che offre quella vista unica che dal centro sfuma nel mare, che ha incantato per decenni artisti, celebrità e turisti di mezzo mondo.