La Strategia Europea per la Biodiversità per il 2030 affida alle aree protette un ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità e riconosce, allo stesso tempo, che l’attuale rete non è sufficientemente ampia per garantire gli obiettivi di salvaguardia. Inoltre, è necessario che le aree protette vengano ben gestite e per far ciò è necessario che vengano garantiti adeguati finanziamenti. Inoltre il Wwf ha avanzato alcuni mesi fa la proposta dell’istituzione del Garante della Natura. una figura di garanzia che sul tema natura possa svolgere funzioni regolatorie, di vigilanza, di controllo e monitoraggio, di accertamento e di risoluzione dei conflitti.

Una nuova Authority assolutamente coerente con la transizione ecologica e con la riforma costituzionale appena approvata, che anzi dovrebbe rappresentarne il primo passo attuativo, in attesa di un riordino normativo che dopo il codice dell’ambiente possa sfociare in un vero e proprio codice per la natura che riorganizzi ed armonizzi una pluralità di norme sparse in varie disposizioni settoriali (come ad esempio quelle su paesaggio, acque, caccia, aree protette, difesa del suolo).

Per conseguire l’obiettivo del 30% di territorio protetto entro il 2030 è indispensabile prevedere un adeguamento delle risorse e la creazione di uno specifico capitolo di spesa nel bilancio del Ministero della Transizione Ecologica, con uno stanziamento annuale di almeno 1 miliardo di euro. In che modo le forze politiche intendono raggiungere questo obiettivo? Sono disponibili a destinare risorse adeguate?