“Mi dava fastidio il ‘ruvo'”. Più di tante costruzioni teoriche, è questa probabilmente la frase che definisce meglio Gabriele Gregori e la missione che si è dato: quella di ripulire il “suo” fiume, il Po, un colpo di remo per volta, una bottiglietta di plastica per volta. Sembra la classica utopia del bambino che vuole svuotare il mare con un cucchiaio, ma non è dall’utopia che si parte per costruire le grandi visioni?

Il ‘ruvo’ è, in dialetto cremonese, la sporcizia.