Vedere il contatore che scorre veloce, testimone delle firme che si aggiungono rapidamente alla petizione, dà l’idea di quanto sia necessario che la politica abbia come priorità il riscaldamento globale. A poco meno di due giorni dalla lettera degli scienziati del clima, che Green&Blue ha fatto sua lanciando una petizione online, le firme hanno superato in brevissimo tempo le 16mila e continuano a crescere.

IL TESTO DELLA LETTERA

Hanno già firmato personalità della cultura come l’architetto Marco Cucinella, il rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, sportivi da sempre impegnati nella tutela dell’ambiente come la pluricampionessa di sci Federica Brignone e il velista di fama mondiale Giovanni Soldini, il presidente di Legambiente Stefano Ciafani e il direttore esecutivo di Greenpeace Italia, Pippo Onufrio, solo per citarne alcuni. Hanno commentato con favore l’iniziativa il Nobel Giorgio Parisi e l’accademico Stefano Mancuso. Sono sostegni importanti, ma quel che colpisce sono i commenti che i tanti firmatari scelgono di lasciare sotto la petizione.

“Un partito che non metta in cima alle priorità la lotta ai cambiamenti climatici è un partito che guarda al passato e non investe sui reali problemi del Pianeta e dell’umanità”, scrive Letizia. Molti sottolineano: “firmo per i miei figli” oppure “firmo per i miei nipoti”. Numerosi i commenti che ribadiscono l’urgenza di agire: “È già troppo tardi!”, oppure constatano con amarezza: “La disattenzione alle emergenze ambientali è l’indicatore del livello di degrado della politica”.

Si dicono “molti soddisfatti” delle reazioni al loro appello i primi firmatari della lettera. Dice lo scienziato del clima Antonello Pasini: “Personalmente e come gruppo siamo molto soddisfatti del fatto che la petizione abbia raggiunto questo risultato in meno di due giorni. Ciò attesta che le persone sono sensibili al problema più di quanto non fosse qualche anno fa, e inoltre ritengono fondamentale affrontare seriamente la crisi climatica, per consentire un futuro equo e sostenibile alla nostra Italia. Inoltre, la stessa sensibilità la abbiamo riscontrata in molti colleghi scienziati di altre aree, che ci hanno chiesto di poter firmare anche loro come comunità scientifica. Pertanto abbiamo predisposto una pagina sul sito della Società Italiana per le Scienze del clima, su cui possono firmare come facenti parte di questa comunità estesa”.