Nel 2019 gli aeroporti nazionali hanno visto transitare 193 milioni di passeggeri. In piena pandemia, i numeri sono stati del tutto diversi. Il 2020 ha visto il flusso raggiungere un totale di 52 milioni, a fronte dei poco più di 80 milioni del 2021. Sono le cifre illustrate nel corso del webinar “Gli aeroporti dopo la pandemia: come ripartire?” organizzato da Aeroporti 2030. Scopo del convegno è stato quello di capire quanto ha sofferto il settore degli scali nell’ultimo biennio e quali potrebbero essere, nell’immediato futuro, i margini di miglioramento e gli obiettivi da raggiungere per far ripartire l’intero sistema aeroportuale italiano.

Un’estate senza green pass?

Al centro del webinar (organizzato dall’associazione che riunisce gli scali di Roma, Venezia, Treviso, Verona e Brescia), le prospettive di una ripresa quasi dietro l’angolo, che purtroppo dovrà fare i conti anche con gli effetti del conflitto Russia-Ucraina. Il rallentamento nella diffusione del Covid-19 in Italia e all’estero, e l’ampia copertura vaccinale dei cittadini, stanno portando i primi annunci di superamento delle restrizioni sui viaggi. E secondo gli esperti, permettono di immaginare un’estate senza green pass. Poiché il comparto aeroportuale nazionale è elemento base della filiera del turismo, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, che ha ribadito il sostegno del governo, evidenzia come la caduta delle ultime restrizioni darà in ogni caso respiro agli operatori del settore turistico, stimolando la ripartenza dei flussi di viaggiatori in arrivo nel nostro Paese. L’auspicio è che entro la prossima estate si possa appunto ritornare ai volumi di traffico di prima della pandemia. Ma occorre comunque procedere con un iter delle varie riaperture scandito da tappe programmate.

Programmazione e competitività

Dal convegno è emerso forte il bisogno di programmazione, utile a rendere effettiva la ripartenza dell’intero settore e a favorire la competitività del sistema aeroportuale, che copre un ruolo di importanza strategica per tutta l’economia italiana. “Il rafforzamento dell’attività regolatoria da parte di Enac va di pari passo con un impegno volto a semplificare i procedimenti e a velocizzare le istruttorie” dichiara il presidente Pierluigi Di Palma, secondo cui la ripartenza dell’aviazione civile passa anche dalla tutela delle imprese e dei loro lavoratori. Occorre “rafforzare l’efficacia dell’azione amministrativa a favore dei soggetti che operano nel settore e a beneficio della qualità dei servizi e della tutela dei diritti dei passeggeri, con particolare attenzione ai Prm, la cui centralità è elemento distintivo dell’azione dell’ente”. In questo contesto si colloca la decisione di Enac di erogare – superando le difficoltà burocratiche – un anticipo dei ristori per danni da Covid-19 patiti dalle imprese aeroportuali, tra le più colpite dalla crisi scaturita dall’emergenza sanitaria.

Interventi strutturali a favore del sistema

Il futuro degli aeroporti italiani impone la necessità di interventi strutturali in grado accompagnare il superamento delle restrizioni sui viaggi. Ecco il parere di Monica Scarpa, ad del Gruppo Save (polo aeroportuale del Nord Est): “Oggi stiamo assistendo a un progressivo miglioramento della situazione determinato dalla diffusione della vaccinazione, per questo riteniamo che l’accento del nostro agire, come operatori aeroportuali e turistici, si debba sostenere sul concetto di sistema”. Il che significa attivare una collaborazione trasversale tra gli aeroporti e le compagnie aeree che coinvolga pure le istituzioni locali, regionali e nazionali. “Come Gruppo Save – aggiunge Scarpa – stiamo portando avanti con Rfi il progetto di collegamento dell’aeroporto di Venezia con la rete ferroviaria, che sarà pronto proprio per le Olimpiadi invernali 2026” programmate a Milano, in Valtellina, a Verona, a Cortina d’Ampezzo e in Val di Fiemme. Giacomo Trovato, Country Manager Italy and South-East Europe di Airbnb, osserva che “la normalità è ancora lontana, ma l’avvicinarsi della stagione estiva e il graduale dissolversi delle restrizioni che la pandemia ci lasciano ottimisti”.

Ita Airways: mantenere gli standard

A margine del webinar di Aeroporti 2030, l’ad di Ita Airways Fabio Lazzerini ha salutato con favore l’allentamento delle restrizioni deciso nei giorni scorsi sia a livello comunitario che nazionale. Partendo dal fatto che alcuni recenti studi rilevano una propensione positiva a ritornare, nel 2022, alle abitudini di viaggio pre-pandemia. In alcuni casi ad aumentare il numero di viaggi. “Le performance registrate dalla compagnia nei suoi primi quattro mesi di operatività – segnala Lazzerini – sono state positive e sono culminate con il risultato di prima compagnia in Europa per puntualità (96,1% di voli atterrati in orario) e prima al mondo per regolarità (99,6% di voli operati) a gennaio 2022. Anche guardando in una prospettiva futura, intendiamo mantenere questi standard e migliorare costantemente le performance. Siamo convinti che sia fondamentale sviluppare un nuovo turismo sostenibile e di qualità, in collaborazione con la filiera turistica italiana, per il rilancio economico del comparto e del Paese”.