La pandemia è stata e continua a essere espressione dell’alterazione dell’equilibrio tra uomo e natura, mentre il conflitto in Ucraina sta evidenziando la fragilità delle politiche energetiche adottate finora e l’importanza di accelerare la transizione ecologica. Per entrare in azione da subito, un valido aiuto può arrivare dal crowdfunding. Con le raccolte fondi online è possibile sostenere delle associazioni ambientaliste o finanziare dei progetti di cambiamento.

Lo dimostrano le tante campagne – nate da cittadini, studenti e organizzazioni – già attivate e raccolte nella pagina “Earth Day 2022: la Terra ha bisogno di te!” di GoFundMe avviata in occasione della Giornata mondiale della Terra, il 22 aprile, dedicata quest’anno al tema “Invest in our Planet”. Gli obiettivi toccano vari aspetti della sostenibilità, dalla piantumazione di alberi alla creazione di piccole foreste in città, fino alla realizzazione di un’accademia musicale ecosostenibile. Ma non solo, il rapporto con l’ambiente che viviamo passa anche attraverso strumenti innovativi di smaltimento dei rifiuti, il recupero di spazi in disuso e la realizzazione di orti sociali e giardini esperienziali per strutture ospedaliere.


Se il bivacco alimentato con energia rinnovabile al 100% intitolato a Edoardo Camardella vedrà la luce a La Thuile sul Colle del Ruitor, ad esempio, sarà grazie al crowdfunding. La piccola struttura dedicata al giovane maestro di sci, morto nel novembre del 2019, è un progetto avviato dai genitori che stanno raccogliendo le donazioni degli utenti.

Tecnologia

Due chimiche svizzere e il suolo da salvare, con lo smartphone

dal nostro inviato Jaime D’Alessandro

L’Associazione per Arianna Cooke raccoglie fondi per realizzare un Healing Garden per la clinica pediatrica del San Matteo di Pavia. Ma la raccolta può essere anche di sostegno a un’attività già avviata. È il caso dell’associazione Io non ho paura del lupo, che si occupa di favorire la convivenza tra lupo e attività umane, e ha avviato diversi progetti di monitoraggio sul campo, combattendo dal 2016 contro i ladri di fototrappole per un danno stimato di 8.000 euro: finora sono stati raccolti più di 6.000 euro su un obiettivo di 5.000, e la cifra potrebbe avvicinarsi presto alla perdita economica denunciata.

A oltre 11.000 euro sui 16.000 auspicati sono arrivati invece Marco Spinelli e Andrea Spinelli, due fratelli che gestiscono una raccolta fondi per il recupero di reti e scarti di plastica sui fondali del mare di Cefalù, in Sicilia. “Durante un’immersione abbiamo scoperto per caso un vero e proprio disastro ambientale, causato da reti da pesca abbandonate. – spiega Marco sulla piattaforma di crowdfunding – Da quel momento il mio unico pensiero fisso è rimuovere quelle reti fantasma. Pensate che queste reti oltre che uccidere pesci, crostacei e tartarughe stanno soffocando intere pareti di coralli, come le gorgonie, importantissime per l’ecosistema marino”. La Missione Euridice punta così a ripulire il mare con l’aiuto economico di chi vorrà contribuire.

A volte le raccolte funzionano e allora si riparte, riaprendo la raccolta per recuperare il territorio. È giunta alla sua seconda edizione seconda edizione quella per la rinascita della Pineta di Cervia, distrutta dalla tromba d’aria del 10-07-2019, quando in pochi minuti vennero abbattuti più di 5000 alberi e distrutti 288.000 metri quadrati di bosco, più di 40 campi da calcio. Nell’estate 2020 “Non Voglio Cambiare Pineta” ha raccolto 9.285 euro che hanno consentito di acquistare e piantare 120 alberi nella parte nord est della Pineta, con il Comune di Cervia. Ora il nuovo obiettivo è ripristinare una parte delle altre zone distrutte.