Fortezze piene di storia, castelli che sembrano usciti da una fiaba, antiche rocche, erti bastioni arroccati in cima ai colli e torri di vedetta affacciate su panorami infiniti. Tornano le Giornate Nazionali dei Castelli, e non si contano le meraviglie da ammirare da Nord a Sud in tutta Italia, isole comprese, con un programma fitto di eventi.

Organizzate dall’Istituto Italiano Castelli, onlus a carattere scientifico fondata da Piero Gazzola nel 1964, le Giornate di questa XXIII edizione si terranno dal 17 settembre al 16 ottobre: i giorni clou sono sabato 24 e domenica 25 settembre, weekend in cui l’evento sarà anche parte delle Giornate Europee del Patrimonio promosse dal Consiglio D’Europa. Il tema di questa edizione è la sostenibilità di queste architetture e del loro paesaggio, un tema da scoprire attraverso eventi, manifestazioni, conferenze, mostre, passeggiate e visite guidate. Sono 61 i siti al centro della rassegna, alcuni dei quali solitamente inaccessibili.

Inoltre, molte regioni d’Italia porteranno in scena l’Atlante Castellano, ovvero il progetto editoriale basato sulla mappatura del patrimonio fortificato italiano, che ha come obiettivo principale quello di creare un database unico per la scoperta delle roccaforti sparse per tutto il nostro territorio, un vero tesoro da custodire e vivere. Infatti, i volontari degli Istituti Italiani di Cultura di alcune regioni «hanno costruito un itinerario castellano aggiuntivo, per tutti quei visitatori di “frontiera” che vogliono trattenersi per più giorni di visita e dedicarsi alla conoscenza di altre architetture fortificate o di altri luoghi attorno ai siti prescelti per le Giornate Nazionali dei Castelli 2022», commenta Fabio Pignatelli della Leonessa, presidente della onlus organizzatrice.

Tra le bellezze dell’architettura fortificata italiana da scoprire, nelle Marche c’è la Rocca di Gradara, nell’omonimo borgo in provincia di Pesaro-Urbino, famosa anche per essere diventata il luogo evocativo della tragica storia d’amore di Paolo e Francesca. La fortezza è frutto di diverse fasi ricostruttive che si sono succedute nel corso dei secoli, fino all’ultimo grande intervento compiuto tra il 1921 e il 1923, che ha connotato l’edificio con una forte impronta di stile medioevale e neo-medioevale.

Castello di Spilimbergo (PN - foto Cristina Marchesi)
Castello di Spilimbergo (PN – foto Cristina Marchesi) 

Apre per la prima volta dopo i restauri il Castello di Macchiagodena, gemma del Molise: all’interno si terrà una conferenza sul restauro del maniero e sull’araldica molisana, insieme a due giorni di visite guidate il 24 e 25 settembre. Il Castello baronale è il principale monumento di Macchiagodena: con la sua posizione suggestiva in cima a uno sperone di roccia calcarea, fu fondato come torre di guardia dai Longobardi. Intorno all’edificio si sviluppò poi il paese, con le tipiche case in pietra che conservano gli originari caratteri medievali. Da sottolineare che Macchiagodena, già borgo della lettura e della cultura, vedrà arricchire la sua biblioteca in occasione delle Giornate, da una corposa donazione di libri sull’architettura castellana devoluti da una socia locale dell’Istituto, divenendo così un punto di riferimento importante per gli studiosi di questo tema.

È antichissimo il castello di Calendasco, in Emilia Romagna, risalente all’Undicesimo secolo. Un bel calendario di attività celebra il termine dei lavori di restauro e la riconsegna al pubblico dell’imponente maniero, nelle vicinanze della via Francigena. Tra le tante, sabato 24 settembre i visitatori potranno assistere a uno spettacolo teatrale sulla storia del castello, con le animazioni di artisti di strada nella piazza d’armi. Domenica 25 si svolgeranno le visite guidate dell’edificio a cura dei volontari dell’Istituto, alla scoperta degli ambienti recuperati e dei recenti ritrovamenti. A corredo dei festeggiamenti per l’inaugurazione del castello, sarà possibile vedere il romitorio di San Corrado, struttura ricettiva medievale che ora ospita lo studio del pittore Bruno Grassi.

Notevole anche il Castello di Spilimbergo, complesso di edifici e palazzi in Friuli Venezia Giulia: l’appuntamento è sabato 24 settembre, per seguire l’itinerario slow nel centro storico, con il Duomo e borgo Valbruna, con Palazzo di Sopra e la Chiesa dell’Ancona. Il Castello, documentato nel 1122, è caratterizzato da palazzi e residenze signorili che si sviluppano ad anello intorno a una corte interna, con magnifici edifici, come il Palazzo Dipinto, con affreschi attribuiti al Bellunello risalenti al 1480-1490. O Palazzo ex Ciriani, oggi Furlan, che conserva un fregio e tre medaglioni in stucco realizzati da Giovanni da Udine. E Palazzo di Sopra, del 1300, oggi sede municipale, da cui si apre una splendida vista sul fiume Tagliamento e le Prealpi Carniche.

Calendasco (PC)
Calendasco (PC) 

In Puglia da non perdere il Castello di Barletta, le cui origini risalgono probabilmente al 1050 ad opera dei Normanni. Non è mai stato aperto al pubblico il pugliese Palazzo de Martino, che risale alla fine del XVI secolo. Storicamente ha notevole importanza per aver ospitato i sovrani del periodo francese del Regno di Napoli. Il piano terra, rivestito a bugnato a fasce orizzontali alternate è scandito da quattro portoni. Il principale, con arco a tutto sesto, immette nel cortile centrale, su cui si aprono numerose botteghe.

Le Giornate Nazionali dei Castelli offrono anche l’occasione ghiotta per visitare in via esclusiva edifici ancora di proprietà privata. Nel Lazio, per esempio, si può entrare al palazzo di Manziana, al centro della piazza principale, costruito alla fine del Sedicesimo secolo sull’antico castello di santa Pupa. E Palazzo Tittoni di Roma, costruito a fine 1500 su vigneti appartenenti al cardinal Grimani, e ampliato nel tempo.

Se ci spostiamo in Abruzzo, sabato il 24 settembre, le Giornate offrono una visita e un convegno al Castel D’Ocre e all’antica Cattedrale di Forcona, insieme al tour del complesso monastico di Santo Spirito D’Ocre, con il suo museo. L’imponente borgo sulla cresta del Monte Circolo, a quasi mille metri di altezza, è in forma di rudere e si estende su una superficie di circa seimila metri quadrati.

Non mancano i tour tra i suggestivi borghi, da San Savino in Umbria a Gradara nelle Marche. La Liguria celebra Bordighera alta, caratterizzato dal pittoresco dedalo di vicoli. Il tour guidato a piedi si svolge domenica 25 settembre con partenza da Genova e comprende il borgo, il Castello Doria di Dolceacqua e i Giardini Moreno, famosi per aver ispirato Monet, grazie alla lussureggiante vegetazione mediterranea, nel dipingere alcune delle sue opere.

Ma gli appuntamenti in cartellone e i siti da vistare sono tanti: per tenersi aggiornati sul programma, basta visitare il sito.