Per il 2022 l’obiettivo sarà andare all’estero. Con l’avvicinarsi della fine dell’anno gli italiani iniziano infatti a raccogliere idee per viaggi e vacanze da vivere il prossimo anno e, dopo lunghi mesi di restrizioni e difficoltà negli spostamenti spesso consentiti solo per ragioni specifiche, il desiderio di viaggiare, non solo in Italia, ma anche e soprattutto all’estero, è sempre più intenso. Lo testimoniano i numeri appena diffusi da Volagratis.com sia sulle destinazioni che sui trend di prenotazione degli italiani.

Sul primo fronte, ben l’89% delle ricerche dei pacchetti volo più hotel per il 2022 si sta appunto concentrando su mete estere. Nello specifico, il 64% del totale dei viaggiatori sogna destinazioni europee mentre il 25% punta a mete al di fuori del continente, complici anche le recenti aperture dei confini statunitensi ai viaggiatori vaccinati muniti di un test molecolare o antigenico negativo effettuato entro tre giorni dalla partenza. Tra l’ultima settimana di ottobre e la prima di novembre le sole ricerche per New York City sono infatti aumentate del 31% rispetto a quelle effettuate nello stesso periodo del 2019. Leggermente diverse, invece, le percentuali destinate ai soli voli, dove le ricerche si sono concentrate per il 53% su mete europee, per il 26% su mete al di fuori dell’Europa e per il 21% su mete italiane.

A sognare i viaggi per il primo semestre del prossimo anno sono soprattutto gli adulti che viaggiano in coppia (partner, amici o familiari), che attualmente rappresentano il 41% dei viaggiatori. Seguono gli adulti che stanno programmando un viaggio in solitaria (29%) e i gruppi di amici (20%). Ridotte invece le percentuali di famiglie (8%) e singoli adulti con bambini (2%), limitati forse dagli impegni scolastici – spiega Volagratis.com – o forse da un clima che ancora sospeso fra quarta ondata della pandemia e misure sanitarie in continuo cambiamento.

Dove viaggeranno gli italiani nel 2022? I desideri spaziano dalle grandi città degli Stati Uniti e del Medio Oriente fino alle casalinghe coste siciliane, passando per le pur sempre amate capitali europee. Il prossimo anno quindi, si viaggerà in tanti modi, dando sfogo alle proprie passioni e cercando, anche se fra qualche difficoltà, di tornare a imbarcarsi per un volo intercontinentale. Il trend imperante rimane comunque quello del last minute: sempre tra ottobre e novembre il 15% dei viaggiatori ha prenotato con una o al massimo due settimane di anticipo e l’11% con 4-7 giorni di anticipo: un trend che continuerà, secondo le stime, anche nel 2022.

Sono numeri e tendenze confermate anche dal tour operator globale TUI Group, che spingendosi oltre il primo semestre prevede che le prenotazioni cresceranno al di sopra della media la prossima estate. Sarà appunto il ritorno dei viaggi a lunga distanza, le cui tendenze e prenotazioni stanno già emergendo proprio per la stagione calda, con una maggiore domanda di viaggi negli Stati Uniti, alle Maldive, alle Mauritius e alla Repubblica Dominicana. «È bastato l’annuncio dell’apertura degli Usa ai turisti a stimolare la domanda. Le prenotazioni in arrivo lo mostrano già chiaramente” ha detto Stefan Baumert, presidente del consiglio di amministrazione di TUI Deutschland.

Rimanendo invece all’immediato, cioè al weekend dell’Immacolata e alle vacanze natalizie, i dati Confturismo-Confcommercio raccolti e analizzati da Swg danno l’idea di una situazione ancora confusa sulle scelte degli italiani: 2.5 milioni di disdette, oltre 10 milioni di prenotazioni che mancano all’appello rispetto alle attese, 8.5 milioni di casi in cui gli intervistati dichiarano di aver cambiato destinazione, scegliendone una più vicina alla propria residenza, o di aver accorciato la durata dei soggiorni, già ampiamente al di sotto del corrispondente dato del 2019. Ecco perché tante speranze (a largo raggio) non possono non convergere sul prossimo anno.