I numeri parlano chiaro: le auto elettriche nel segmento premium di medie dimensioni (tecnicamente si chiama D2) sono pienamente competitivi in termini di costo rispetto ai veicoli con motore a combustione interna in 17 paesi, che includono: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Slovacchia, Spagna, Svezia e Svizzera. Questo il dato più importante dell’ultimo Car Cost Index 2021 di LeasePlan, leader mondiale nel settore del noleggio a lungo termine (gestisce circa 1,8 milioni di veicoli in 29 paesi). E quindi “analista” neutro perché non produce nulla ma offre servizi “Car-as-a-Service” con tutte le marche del mondo, dalle Tesla alle Ferrari, dalle Fiat alle Jaguar.

E sempre secondo questa ricerca i veicoli elettrici nel segmento delle auto compatte (il C1) sono pienamente competitivi in termini di costo rispetto ai veicoli con motore a combustione interna in altri 14 paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi,  Portogallo, Regno Unito, Svezia e Svizzera.

“Nei pochi paesi in cui i veicoli elettrici non sono ancora competitivi in termini di costo – spiegano infatti i ricercatori – la differenza di prezzo tra i veicoli elettrici e quelli alimentati a benzina/diesel si è ridotta notevolmente. Se il trend dovesse continuare, i veicoli elettrici raggiungeranno probabilmente la competitività in termini di costo in tutti i paesi oggetto dell’indagine, inclusi i mercati dell’Est Europa, come la Romania e la Polonia, entro la metà degli anni 2020”.

Va ricordato che il Car Cost Index annuale di LeasePlan, giunto ora alla sua sesta edizione, è un’analisi approfondita che rivela il costo totale di proprietà (TCO) di un veicolo – inclusi carburante/energia, deprezzamento, imposte, assicurazione e manutenzione – in 22 paesi europei. E da questo studio si scopre poi che il costo medio mensile della guida di un veicolo varia largamente tra i diversi paesi europei, passando dai 743 euro al mese in Grecia ai 1.138 euro in Svizzera. Relativamente al PIL, invece, il costo totale di proprietà risulta più elevato per i conducenti in Svizzera e Portogallo e più basso per i conducenti in Danimarca e Germania, mentre la Polonia è il paese in cui è più economico guidare un veicolo a benzina, mentre la Grecia è il luogo in cui è meno costoso guidare un’auto a diesel.

La mobilità del futuro, soluzioni su misura per le auto elettriche

“Questo report – spiega Tex Gunning, CEO di LeasePlan – è un campanello d’allarme per i politici: i veicoli elettrici hanno finalmente superato il punto di svolta nella convenienza di prezzo e si trovano ora a essere competitivi in termini di costi in tutta Europa, ma l’azione dei governi verso le infrastrutture rimane tristemente inadeguata. In vista della conferenza COP26, esortiamo i politici a fare finalmente un passo avanti, investendo in un’infrastruttura di ricarica all’altezza delle loro ambizioni di raggiungimento di emissioni zero netto. Finché le stazioni di ricarica non saranno onnipresenti, quanto le stazioni di benzina sulle strade di Glasgow, l’Europa non ha alcuna speranza di raggiungere lo zero netto.”

Due numeri, infine, sull’analisi: si basa su 22 paesi (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria) e calcola i costi sui primi quattro anni di proprietà e presumono un chilometraggio di 30.000 km all’anno. Il ‘costo competitivo’ viene definito, per gli scopi prefissati da questo Indice, come: veicoli elettrici non più costosi del 5% rispetto ai propri omologhi con motore a combustione interna.